Talidomide, lo Stato riconosce indennizzi anche ai nati nel 1958 e 1966


Il Ministro della Salute Lorenzin firma il regolamento che amplia la platea di beneficiari

talidomide vittime italia indennizzi ministero della salute
Negli anni ’60 il farmaco tedesco, assunto da donne in gravidanza, ha provocato la morte e le malformazioni di migliaia di neo

ROMA – Arrivano buone notizie per le persone affette da sindrome da Talidomide, dopo anni di estenuante attesa degli indennizzi da parte dello Stato.

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha firmato infatti il decreto ministeriale che ha integrato la normativa in materia di risarcimenti a favore delle vittime, prevedendo delle nuove categorie di soggetti che possono presentare istanza per ottenere l’indennizzo.

L’adozione del provvedimento dà attuazione a quanto previsto dall’articolo 21-ter (Nuove disposizioni in materia di indennizzo a favore delle persone affette da sindrome da talidomide) del decreto-legge 24 giugno 2016, n. 113 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2016, n. 160, che ha integrato la normativa in materia di indennizzo a favore delle persone affette da sindrome da Talidomide.

Nei mesi scorsi anche l’Europa era intervenuta: il Parlamento europeo, in una risoluzione, aveva chiesto alla Commissione e agli Stati membri di intervenire per garantire un equo risarcimento a tutti i cittadini comunitari vittime del Talidomide.

Lo scandalo scoppiò oltre mezzo secolo fa, quando il farmaco tedesco utilizzato contro le nausee mattutine per le donne incinta, causò la malformazione dei loro neonati in diversi Paesi Ue, Italia inclusa.

Nel nostro Paese un gruppo di sopravvissuti ha creato l’associazione “V.I.TA- Vittime Italiane Talidomide” (http://www.vittimetalidomideitalia.it/).

Chi potrà chiedere i risarcimenti

L’indennizzo già riconosciuto ai nati dal 1959 al 1965 è stato esteso dalla normativa citata anche ai nati nel 1958 e nel 1966, nonché ai soggetti che, ancorché nati al di fuori del periodo 1958-1966, presentano malformazioni compatibili con la sindrome da talidomide.

“Poiché l’adozione del regolamento di attuazione si pone come presupposto necessario per l’applicazione di quanto statuito nell’articolo 21-ter, con la firma del decreto da parte del Ministro Lorenzin è ora possibile procedere all’esame delle istanze presentate da tutti coloro che rientrano nel campo di applicazione della nuova normativa e procedere all’erogazione dell’indennizzo a favore degli aventi diritto. Il nuovo regolamento sarà a breve pubblicato in Gazzetta Ufficiale” spiega il Ministero.

Che cos’è il Talidomide

Il farmaco è stato commercializzato alla fine degli anni ’50 e all’inizio degli anni ‘60 come un medicinale sicuro per trattare le nausee mattutine, l’emicrania, la tosse, l’insonnia e il comune raffreddore.

In molti Paesi europei questo farmaco, assunto da donne in gravidanza, ha provocato la morte e le malformazioni di migliaia di neonati.

Da indagini indipendenti avviate subito dopo lo scandalo è emerso come vi sia stata una grande mancanza di sorveglianza farmaceutica efficace nella Repubblica federale di Germania. Ciò a differenza di quanto avvenuto in altri Paesi come Stati Uniti, Francia, Portogallo e Turchia.

Ricerche indipendenti hanno dimostrato che nel 1970 la Repubblica federale di Germania ha interferito con il procedimento penale contro la Chemie Grünenthal GmbH, l’azienda tedesca produttrice del Talidomide.

Di conseguenza non è stato possibile determinare adeguatamente la colpevolezza del produttore. Inoltre, sono state adottate misure per impedire che venissero intentate cause civili contro tale azienda.