Renzi e Movimento 5 stelle nel mirino della Brambilla


La leader del Movimento Animalista: “Dall’ex premier politica contro animali e ambiente. Di Maio a Palazzo Chigi? Una follia”

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La leader del Movimento Animalista a SkyTg24

ROMA – Il Movimento animalista non potrebbe appoggiare un Governo di centrosinistra, perché sarebbe imperniato sul Pd e su Renzi “che ha condotto in porto provvedimenti devastanti per la difesa dei diritti degli animali e, con il suo governo e con la fotocopia Gentiloni, ha già dimostrato di non tenere in alcun conto le nostre istanze”. E poco importa se il premier non fosse Renzi, “perché Renzi guida il partito, vediamo ogni giorno il suo programma e che politica fa”. Lo ha detto la presidente nazionale del Movimento, Michela Vittoria Brambilla, ospite di Maria Latella su SkyTg24.

La risposta alla domanda della conduttrice è netta: “Ho detto e ripeto – spiega l’ex ministro che non facciamo alleanze a tavolino ma tutto dipende dai programmi, e proprio per questo oggi non sarebbe possibile appoggiare un Governo a guida centrosinistra, il programma di Renzi lo vediamo tutti i giorni da quasi cinque anni”.

“Stiamo ai fatti: Renzi non ha alcun rispetto per le nostre istanze, anzi il suo Governo e ora quello fotocopia di Gentiloni hanno attuato una sistematica politica di ‘distruzione’ della protezione animale. Hanno condotto in porto provvedimenti devastanti per la difesa dei diritti degli animali: l’abolizione del Corpo forestale dello Stato (scelta che sarà sottoposta al vaglio della Corte costituzionale), l’eliminazione della Polizia provinciale (specializzata nella vigilanza venatoria), l’improcedibilità per ‘tenuità del fatto’ (che di fatto regala l’impunità a chi maltratta o uccide un animale), il via libera alle leggi regionali che prevedono stragi di ungulati(dai cinghiali ai caprioli), la legge sull’eradicazione della nutria, il parziale mantenimento della barbarie dei richiami vivi (si possono ancora allevare uccelli a questo scopo), il ‘regalo’ prereferendario alle doppiette del Trentino-Alto Adige che ora possono sparare anche a specie non cacciabili altrove, come stambecchi o marmotte, la controriforma dei parchi naturali, che consente ai cacciatori di metterci piede, e il folle piano per la caccia selettiva al lupo, fermato per ora dalla mobilitazione dei cittadini”.

“E potrei continuare con l’ambiente, dalle trivelle in giù. E voglio sorvolare sui suoi proclami per promuovere la strage degli agnelli a Pasqua o in difesa della bistecca fiorentina Figuriamoci se noi possiamo allearci con chi ha realizzato questa bella sfilza di provvedimenti. Al contrario, abbiamo accolto a braccia aperte esponenti del Pd delusi dal Governo più antianimalista della storia repubblicana”. E se il premier non fosse Renzi? “Non cambierebbe nulla. Renzi è il segretario del partito, decide lui che politica fare e noi vediamo ogni giorno che politica fa” aggiunge l’ex ministro che rincara la dose con il Movimento 5 stelle.

“Sarebbe una follia pensare di conferire il ruolo di presidente del Consiglio, per giunta in un momento di grande difficoltà per il nostro Paese, a una persona come Luigi Di Maio, che non ha la benché minima esperienza amministrativa. I Cinque Stelle, del resto, ci hanno già dato ampiamente prova dei risultati deleteri dell’inesperienza al governo di due grandi città come Roma e Torino: sarebbe non solo inopportuno ma addirittura folle voler replicare l’esperimento anche a livello nazionale” risponde Brambilla a una domanda sull’ipotesi di un Governo pentastellato da parte della giornalista Maria Latella nel programma “L’intervista” su Skytg24.

Incalzata dalla conduttrice sul nome che vorrebbe vedere come premier l’ex ministro del Turismo ha risposto senza esitazione che “per esperienza, capacità amministrativa e abilità nella gestione della politica internazionale, la persona più indicata a traghettare il nostro Paese fuori dalla crisi sarebbe senza dubbio Silvio Berlusconi, già forte dell’esperienza di quattro governi”.

Alla domanda su chi vorrebbe vedere al Governo in caso di non candidabilità dell’ex premier, l’on. Brambilla ha risposto: “Se dovessi indicare un secondo nome la scelta ricadrebbe sicuramente su Antonio Tajani, che lo stesso Berlusconi ha indicato come possibile figura di unità della coalizione di centrodestra. Ricordo che Tajani può vantare un lunghissimo curriculum che lo ha visto ininterrottamente dal 1994 prima eurodeputato, poi commissario europeo e infine presidente del parlamento Ue. Una figura molto apprezzata in tutta Europa che saprebbe sicuramente rappresentare al meglio gli interessi del nostro Paese a Bruxelles”.