Brexit: il Parlamento europeo chiede a Londra progressi tangibili


Approvata una risoluzione con le richieste ai leader dell’UE che si riuniranno il 20 ottobre

theresa may foto firma lettera brexit
I negoziati per l’uscita del Regno Unito dovevano entrare nel vivo a Maggio 2017 (foto Twitter)

STRASBURGO – Nessun progresso sufficiente a iniziare la discussione sulle relazioni future tra Unione Europea e Gran Bretagna nel post Brexit. Gli impegni espressi a Firenze dal Primo ministro inglese Theresa May devono tradursi in proposte concrete. Le priorità restano i diritti dei cittadini, gli obblighi finanziari del Regno Unito e il confine tra Irlanda e Irlanda del Nord.

Sono questi i temi chiave espressi oggi nella risoluzione approvata dal Parlamento europeo con 557 voti a favore, 92 voti contrari e 29 astensioni.

La proposta di risoluzione, elaborata dal gruppo di coordinamento del Parlamento europeo su Brexit, è stata discussa con il Presidente della Commissione Juncker e il capo negoziatore per l’UE Michel Barnier in mattinata.

Nel testo i deputati chiedono ai leader dell’UE a 27, che si riuniranno il 20 ottobre, di rinviare la loro valutazione delle concludere che “non sono stati compiuti progressi sufficienti su tre obiettivi fondamentali, a meno che il quinto ciclo di colloqui sul ritiro del Regno Unito dall’UE non rappresenterà un grande passo avanti”.

Sebbene il Parlamento europeo accolga con favore i chiarimenti forniti dal Primo ministro May nel suo recente discorso a Firenze, i deputati europei auspicano che il Governo del Regno Unito presenti senza indugio proposte specifiche per:

  • salvaguardare l’insieme dei diritti che attualmente godono i 4,5 milioni di cittadini dell’UE e del Regno Unito;
  • rispettare integralmente gli obblighi finanziari del Regno Unito nei confronti dell’UE;
  • risolvere la questione della frontiera dell’Irlanda/Irlanda del Nord, nel pieno rispetto dell’Accordo del Venerdì Santo.

Un’ulteriore condizione per concludere la prima fase dei negoziati su Brexit è una garanzia che il diritto comunitario sarà rispettato fino al ritiro ufficiale del Regno Unito dall’UE.

Le dichiarazioni in Aula

Come ha sottolineato il Presidente del Parlamento Antonio Tajani “nel discorso di Firenze, il Primo ministro May ha dimostrato di essere aperta al dialogo e di comprendere la posta in gioco. La esorto a trasformare la buona volontà in proposte concrete, necessarie per far avanzare realmente i negoziati con l’Unione europea”.

“La votazione sulla risoluzione odierna ha confermato l’unità del Parlamento a sostegno del nostro capo negoziatore Michel Barnier. Il dibattito ha inoltre mostrato una chiara volontà di un impegno costruttivo con il Regno Unito, ma allo stesso tempo ha suscitato notevoli preoccupazioni per i ritardi finora registrati. Mi auguro che i prossimi mesi consentano di compiere progressi sufficienti per soddisfare le condizioni preliminari per avviare le discussioni sulle nostre future relazioni con il Regno Unito” ha aggiunto.

Guy Verhofstadt, coordinatore del PE per Brexit ha dichiarato: “Non sono stati fatti progressi sufficienti. Soprattutto per quanto riguarda i diritti dei cittadini, siamo molto preoccupati. La proposta da parte nostra per risolvere questo problema è semplice. Lasciare che i cittadini dell’UE conservino i diritti dei quali godono ora nel Regno Unito e facciamo esattamente lo stesso per i cittadini britannici che vivono nel continente. Mi chiedo addirittura perché stiamo ancora discutendo di ciò? Questo problema potrebbe e dovrebbe essere concluso immediatamente”.