Lotti di acqua minerale Cutolo Rionero e Blues richiamati per rischio microbiologico


Riscontrata la presenza di Pseudomonas aeruginosa, un batterio pericoloso

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L’invito a chi ha acquistato il lotti interessati è di non bere l’acqua e riportarla al punto vendita

POTENZA – Il Ministero della Salute ha ordinato il richiamo di alcuni lotti di acqua minerale Cutolo Rionero e Blues per rischio microbiologico. È quanto si legge nella sezione specifica del portale del dicastero contenente gli avvisi di sicurezza per i consumatori e i richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori.

Il richiamo riguarda, nello specifico, l’Acqua Effervescente Naturale Cutolo Rionero e l’Acqua Effervescente Naturale Blues venduta nei supermercati della catena Eurospin.

I lotti interessati dal richiamo sono i seguenti: LR7248C; LR7249C; LR7250C; LR7251C; LR7252C; LR7253C; LR7254C; LR7255C. Lo stabilimento del produttore è invece il seguente: Fonte Cutolo Rionero in Vulture SrL, Contrada Santa Maria degli Angeli, 85020 Atella (PZ).

Ad essere interessate sono le confezioni 1,5 PET/X6 Bottiglie e 1L PET/X12 Bottiglie con le seguenti date di scadenza: 05-09-2018; 06-09-2018; 07-09-2018; 08-09-2018; 09-09-2018; 10-09-2018; 11-09-2018; 12-09-2018.

I motivi del richiamo sono dovuti, come si legge nella scheda del Ministero della Salute, a “Comunicazione di Non Conformità: superamento dei limiti per il parametro Ps. aerugunosa, come previsto dal D.M. 10 febbraio 2015. Punto: Serbatoio n.3”.

In considerazione del possibile rischio per la salute dei consumatori, il dicastero invita a “non consumare e restituire al punto vendita” i lotti di acqua minerale Cutolo Rionero e Blues.

Come si legge in un approfondimento dell’Istituto Superiore di Sanità sulla resistenza agli antibiotici, la Pseudomonas aeruginosa, il batterio riscontrato nei lotti richiamati, è assieme allo Staphilococcus aureus e all’Escherichia Coli “uno dei batteri killer, i più diffusi e pericolosi per la nostra salute umana, colpevoli di causare oltre la metà delle infezioni gravi che si registrano negli ospedali. Resistenti e refrattari a molti antibiotici e per la cui prevenzione non è ancora disponibile alcun vaccino”.