Caos Ryanair: alle associazioni dei consumatori i rimborsi non bastano


Il Codacons denuncia la compagnia aerea, ADOC e AIAV offrono assistenza ai passeggeri rimasti a terra

ryanair voli cancellati
Monta la rabbia dei passeggeri rimasti a terra

ROMA – Non si placa la polemica nata dopo la cancellazione da parte di Ryanair di oltre duemila voli fino alla fine di Ottobre per permettere al personale di smaltire le ferie accumulate.

Ma come si è arrivati a questo caos? La decisione di Ryanair è diventata realtà subito dopo che la compagnia aerea è stata condannata da una sentenza della Corte Europea di Giustizia del Lussemburgo, che ha stabilito il diritto dei lavoratori di Ryanair di rivolgersi ai Tribunali del Lavoro nazionali competenti, ovvero quelli del luogo in cui svolgono regolarmente l’attività, privando il vettore del beneficio giuridico derivante dal diritto irlandese.

E siccome sulla compagnia aerea pesa l’accusa di “sfruttare” il personale con orari e turni ai limiti del sopportabile, ecco la decisione di far smaltire entro breve termine i giorni di ferie maturati dal personale, sia di terra che di volo, e la conseguente cancellazione dei voli.

Così, mentre circa 400mila passeggeri sono rimasti o rimarranno a terra, le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra.

Il Codacons rompe gli indugi e oggi ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica di Roma, Bergamo, Bari e Cagliari, denunciando Ryanair per il caos delle cancellazioni dei voli.

“Abbiamo deciso di rivolgerci alla magistratura affinché sia fatta luce sul comportamento della compagnia aerea sotto il profilo penale, e perché siano pienamente tutelati i diritti dei passeggeri” spiega il presidente Carlo Rienzi.

“Numerosi passeggeri ci stanno infatti contattando denunciando disagi enormi e danni economici non indifferenti causati dalla cancellazione del proprio volo a ridosso delle date di partenza. C’è chi ha prenotato hotel o auto a noleggio e ha perso i soldi pagati non riuscendo a trovare voli alternativi per raggiungere la propria destinazione, ma anche cittadini in vacanza cui è stato cancellato il volo di rientro e che stanno sostenendo costi ingenti per alloggi e trasferimenti alternativi, oltre alla perdita di giorni di lavoro nei casi in cui non riescano a reperire un volo” aggiunge.

“È evidente che il solo rimborso del biglietto non è un indennizzo sufficiente: la normativa prevede espressamente una compensazione pecuniaria nei casi in cui la cancellazione non sia comunicata almeno due settimane prima della partenza, risarcimento che può arrivare a 600 euro a passeggero” conclude Rienzi.

Proprio su tale aspetto il Codacons chiede alle Procure di fare luce, perché se saranno negati gli indennizzi accessori al rimborso del biglietto, previsti dalle norme vigenti, potrebbero determinarsi reati come quello di truffa.

Previsti rimborsi e compensazioni per i disagi subiti

L’ADOC, in collaborazione con AIAV, offrirà assistenza a tutti i clienti per ottenere rimborsi e compensazioni. “A giudicare dalle migliaia di voli cancellati e dalla recente decisione di ridurre a uno il numero di bagagli da portare a bordo sembra che a Ryanair dei diritti e dei bisogni dei passeggeri, oltre che dei suoi dipendenti, non interessi granché” dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’ADOC.

La cancellazione dei voli da parte della compagnia low cost irlandese è “un episodio grave, che non solo crea gravissimi disagi a centinaia di migliaia di passeggeri e aziende e in un lasso di tempo molto esteso, ma che pregiudica l’intero settore del trasporto aereo e il turismo. Ad ogni modo, esistono regole ben precise che tutelano i passeggeri coinvolti, così come previsto dalla Carta dei Diritti del Passeggero, che vanno rispettate e applicate alla lettera. L’ADOC, insieme ad AIAV, è pronta da subito a fornire assistenza, garantendo l’applicazione dei diritti che spettano ai viaggiatori” prosegue Tascini.

La notizia della cancellazione è accompagnata da un’email del vettore ai passeggeri coinvolti a cui sono proposti voli alternativi, rimborso totale e gli eventuali diritti di compensazione. Gli aeroporti coinvolti sono: Roma Fiumicino, Milano Bergamo, Barcellona, Brussels Charleroi, Dublino, Lisbona, London Stansted, Madrid e Porto.

Ad ogni modo, l’elenco dei voli cancellati è consultabile sul sito della compagnia.

Ma quali sono le regole a tutela dei viaggiatori che si applicano in questi casi?

Le normative UE, ed in particolare la Carta dei Diritti del Passeggero, stabiliscono che la compagnia debba rimborsare quanto incassato qualora la cancellazione avvenga con almeno 14 giorni d’anticipo rispetto alla data di partenza prevista.

Per la cancellazione oltre tale data, o qualora il volo venga cancellato quando il passeggero si trova in aeroporto, è obbligo del vettore fornire assistenza (pasti, hotel, telefonate…) ed assegnare una compensazione in denaro da calcolarsi sulla base del volo prenotato.

Non sempre, però, queste soluzioni valgono a coprire il danno causato ai passeggeri o alle imprese turistiche: sempre più spesso, infatti, sugli operativi delle compagnie low cost vengono costruiti pacchetti turistici per individuali e gruppi, pacchetti che sono comprensivi di alloggio, visite ed escursioni e altri servizi che, quasi sempre, non possono essere recuperati.

In questi casi, il passeggero (o l’impresa turistica che abbia operato in qualità di “organizzatore”) può richiedere il risarcimento del danno patito attraverso le opportune procedure legali che – seppure non rapide o certe – possono consentirne il recupero.

Ryanair, sul proprio sito, comunica che in caso di cancellazione del volo il cliente può richiedere il rimborso di quanto pagato, con somme che saranno accreditate entro 7 giorni lavorativi sulla carta utilizzata per la prenotazione originale, o modificare il volo.

L’ADOC, in collaborazione con l’AIAV (Associazione Italiane Agenzie di Viaggio) fornirà assistenza a tutti i clienti che hanno subìto o subiranno disagi, nonché alle agenzie associate. Per maggiori informazioni e assistenza è possibile contattare la sede ADOC più vicina o l’avvocato di AIAV Luca Viapiano (esperto di diritto del trasporto aereo) scrivendo a legale@aiav.eu.