Bimba azzannata da pitbull a Flero: “Serve patentino per i cani pericolosi”


Il Codacons: “Affrontare una volta per tutte la questione delle razze pericolose”

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Il Codacons chiede un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi

BRESCIA – “Una tragedia annunciata”. Così il Codacons commenta la morte di una bambina di poco più di un anno azzannata a morte da due pitbull a Flero, in provincia di Brescia.

La tragedia è avvenuta nel giardino di casa dove i due cani hanno aggredito e azzannato la piccola Victoria di 13 mesi. Sono stati inutili i tentativi del nonno di strappare la piccola alla furia dei due pitbull così come l’intervento dei sanitari del 118.

“La questione dei cani aggressivi e potenzialmente pericolosi per la salute dell’ uomo deve essere affrontata una volta per tutte; da anni chiediamo di prendere provvedimenti ma le istituzioni rimangono immobili a guardare bambini sbranati da cani” sottolinea l’associazione dei consumatori.

“Sono assolutamente indifferenti le dinamiche che hanno causato l’aggressione di Flero, perché è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolosi per l’ uomo – afferma ancora il Codacons -. Indipendentemente dall’educazione che si dà al proprio animale, è universalmente riconosciuto che alcune specie, come i pitbull o i rottweiler, per le loro caratteristiche proprie (potenza, robustezza, dentatura) possono provocare ferite letali in caso di morsicatura”.

“Per tale motivo – prosegue l’associazione – da anni chiediamo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi. Il morso di un volpino, infatti, non causa certo le stesse ferite del morso di un rottweiler o di un pitbull”.

“L’aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotte dall’ ex Ministro Sirchia, ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza. Ci chiediamo quanti altri bambini debbano morire prima che le istituzioni ci diano finalmente ascolto” conclude il Codacons.