Scomparsa della piccola Maelys, nuova svolta nelle indagini


Di nuovo sotto torchio il 34enne già fermato nei giorni scorsi: tracce di DNA della bambina nella sua auto

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Della piccola non si hanno notizie da più di una settimana (foto Twitter)

GRENOBLE – Nuova svolta nelle indagini sul caso della scomparsa della piccola Maelys De Araujo, la bambina di 9 anni sparita durante una festa di matrimonio a Pont-de-Beauvoisin, nel Dipartimento di Isère, in Francia.

Uno dei due 34enni indagati e rilasciati nelle scorse ore è stato di nuovo fermato e interrogato come riporta Le Monde nella sua edizione online.

Si tratta dell’uomo che era presente alla festa di nozze e che si sarebbe inspiegabilmente allontanato per alcune ore, coincidenti con quelle della scomparsa di Maelys.

Il nuovo fermo del 34enne è stato richiesto dalla Procura dopo i risultati delle analisi effettuate dalla polizia scientifica sull’auto dell’uomo. All’interno sarebbero state trovate tracce di DNA appartenente alla bambina, della quale non si hanno più notizie dalla notte tra il 26 e il 27 agosto scorsi.

L’uomo, nei giorni successivi alla scomparsa di Maelys, avrebbe anche provato a lavare l’auto per cancellare ogni traccia secondo una fonte investigativa citata sempre da Le Monde. Per giustificarsi avrebbe detto agli inquirenti di aver pulito il mezzo perché doveva venderlo.

La Procura che indaga sul caso però non gli ha creduto e ha spiegato in una nota stampa che l’uomo è ritenuto responsabile ed è accusato di rapimento di minore.

“Di fronte alle testimonianze dei presenti, ai riscontri e ai risultati delle analisi scientifiche ha continuato a negare il suo coinvolgimento fornendo le sue spiegazioni” precisa ancora la Procura di Bourgoin-Jallieu.

Durante le prime ricerche i cani molecolari si sono fermati nel parcheggio del locale del piccolo paesino vicino alle Alpi francesi: una delle ipotesi è che la piccola sia stata fatta salire su un’auto e portata via.

Ieri intanto la battuta nei boschi organizzata dai cittadini di Pont-de-Beauvoisin non ha dato alcun esito così come l’intervento dei sommozzatori che hanno scandagliato laghetti e corsi d’acqua.