Un anno dopo il terremoto la scuola è il cuore della ripartenza


La Ministra dell’Istruzione, Fedeli: “Miur impegnato per sostenere studentesse e studenti, personale e famiglie”

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La Ministra Fedeli oggi parteciperà alla cerimonia di commemorazione ad Accumoli

RIETI – “Un anno fa il terremoto ha duramente colpito quattro regioni del Centro Italia, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, determinando gravi perdite per il nostro Paese. A partire dalle vite di coloro che, purtroppo, non ce l’hanno fatta. Non dimenticheremo mai quella notte. Le immagini delle macerie, dei volti inconsolabili di chi ha perso i propri cari, la propria casa, i propri punti di riferimento”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, nell’anniversario del terremoto del 24 agosto 2016 che ha causato la morte di 299 persone tra Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e gli altri paesi gravemente colpiti.

“Quando tutto questo avveniva, l’avvio dell’anno scolastico era imminente e la ripresa delle lezioni è stata una delle prime preoccupazioni delle famiglie, delle ragazze e dei ragazzi, del personale scolastico, dei dirigenti. Perché la scuola è il cuore della quotidianità delle nostre e dei nostri giovani, perché anche una campanella può dare il senso della normalità” ha aggiunto la Ministra che oggi presenzierà come delegata del Governo alla cerimonia di commemorazione che avrà luogo ad Accumoli alle ore 18.00.

“In questa ricorrenza, il mio più sentito ringraziamento – aggiunge Fedeli – va a tutte e tutti coloro che, a partire dai dirigenti scolastici, passando per le insegnanti e gli insegnanti, il personale Ata, i genitori, le alunne e gli alunni, il personale del Ministero, non hanno mai ceduto e hanno lavorato per far ripartire la scuola nelle zone colpite dal sisma, per ricominciare tutti insieme dalla scuola, per tornare alla normalità proprio attraverso la quotidianità vissuta in classe”.

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Il sisma del 24 Agosto 2016 ha distrutto interi paesi del Centro Italia e ha causato la morte di 299 persone

“La scuola – prosegue la Ministra – è stata il motore della ripresa dopo il 24 agosto di un anno fa e ha continuato ad esserlo dopo le ulteriori scosse di terremoto che hanno colpito il Centro Italia nei mesi successivi, mettendo in difficoltà anche importanti centri universitari come quelli di Macerata e Camerino, sui quali siamo intervenuti con appositi stanziamenti per la ricostruzione e il rilancio. Anche per il finanziamento delle borse di studio universitarie terremo conto della particolare situazione attraversata dalle aree colpite dal sisma”.

“In questi mesi, cruciale è stata la collaborazione con gli Enti locali, la Protezione Civile, il Commissario per la ricostruzione. Un grazie importante – sottolinea Fedeli – va a tutte le associazioni e a tutti quanti hanno dato il loro aiuto per garantire alcuni dei moduli provvisori per gli istituti scolastici grazie a generose donazioni, per organizzare progetti e attività extra per non lasciare studentesse e studenti soli dopo le lezioni. Abbiamo davvero visto in campo l’Italia migliore, quella che sa fare squadra e, pur consapevole delle criticità, si attiva per dare risposte concrete e fare la propria parte. E la stiamo vedendo anche in queste ore, a Ischia. Non dobbiamo poi dimenticare – dichiara la Ministra – quanto sia stato importante in tutte queste occasioni, dal punto di vista scientifico, il ruolo di uno dei nostri Enti di ricerca, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia”.

“Il Miur per la parte di propria competenza – sottolinea Fedeli – si è fortemente impegnato e continuerà a farlo per supportare le scuole e gli atenei delle aree del sisma”.

Subito dopo il terremoto del 24 agosto il Ministero ha attivato una task force per collaborare con i territori, la Protezione Civile, e coordinare i propri interventi, per garantire personale aggiuntivo alle scuole e mettere a disposizione strutture e aule provvisorie quando necessario. Il Ministero si è attivato per fornire banchi, sedie, cattedre, laboratori, libri di testo in collaborazione anche con l’Aie, l’Associazione degli editori. È intervenuto con norme ad hoc per salvaguardare la validità dell’anno scolastico passato e per consentire alle famiglie delle aree colpite dal terremoto di iscrivere le loro figlie e i loro figli al prossimo anno anche oltre la scadenza ordinaria. Sono state previste regole specifiche per i Comuni delle aree terremotate durante la Maturità.

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Un anno fa il terremoto che ha distrutto interi paesi del Centro Italia

“Con il decreto Sud, approvato di recente, sono stati messi a disposizione – aggiunge la Ministra – 15 milioni per la salvaguardia della continuità didattica nel prossimo anno scolastico, che è ormai alle porte: garantiremo, dove necessaria, la deroga al numero di alunne e alunni per classe e ulteriori posti di personale docente e Ata”.

“L’impegno di tutti, ognuno per la propria parte, è stato importante in questi mesi – chiude Fedeli -. Il Governo, come confermato anche dal Presidente Gentiloni, continuerà ad essere al fianco delle popolazioni colpite, sotto ogni profilo. Come Ministero, anche attraverso gli Uffici territoriali, saremo a disposizione. L’anno scolastico anche questo settembre partirà regolarmente e ci attiveremo per dare una risposta a tutte le necessità che arriveranno dai territori colpiti. Consapevoli che abbiamo tutti gli strumenti per lavorare, ma che c’è ancora molto da fare”.