Terremoto a Ischia: a Casamicciola diverse case inagibili


Proseguono le verifiche sugli edifici: Procura di Napoli verso l’apertura di un’inchiesta

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I danni a Casamicciola dopo la scossa di terremoto a Ischia

ISCHIA – A quasi 48 ore dalla scossa di terremoto che ha colpito l’isola di Ischia sono cominciate le verifiche da parte dei funzionari del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco sugli edifici danneggiati con un team di funzionari specializzati.

Secondo i dati forniti dai due comuni più colpiti, sono 276 le persone di Casamicciola e Lacco Ameno, che hanno chiesto assistenza, nella notte scorsa, al sistema di Protezione civile. A queste devono aggiungersi tutti gli altri cittadini che, non potendo rientrare nelle proprie abitazioni perché palesemente inagibili o in attesa delle verifiche, hanno però trovato autonomamente una sistemazione.

Infatti, oltre alla possibilità di ricevere un’assistenza diretta nelle strutture individuate dai Comuni in raccordo con la Regione Campania, sarà riconosciuto un contributo economico, il cosiddetto Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS), per i nuclei familiari con casa o in zona rossa (quindi con divieto di accesso) oppure distrutta, in tutto o in parte, che hanno provveduto autonomamente a trovare un alloggio alternativo. L’ammontare di questo contribuito verrà indicato nelle prime ordinanze di Protezione civile che verranno adottate successivamente alla dichiarazione di stato di emergenza. Ovviamente, chi è ospitato in strutture alberghiere convenzionate con pubbliche amministrazioni non può accedere a questo altro tipo di contributo.

Il bilancio di morti e feriti

Nel tardo pomeriggio di ieri i Vigili del Fuoco hanno recuperato anche il corpo della seconda vittima del terremoto a Ischia.

In precedenza era stata estratta senza vita dalle macerie la salma di una donna coinvolta nel crollo parziale della facciata della chiesa di Santa Maria del Suffragio, sempre a Casamicciola.

Sono invece state recuperate vive dalla palazzina crollata in località La Rita di Casamicciola sei persone, tre bambini, due donne e un uomo.

La Asl Napoli 2 nord, da cui dipende l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, ha comunicato invece che sono state 42 le persone assistite dai medici dell’ospedale, 16 delle quali sono state ricoverate. Per uno dei feriti è stato, inoltre, necessario provvedere al trasferimento nella notte di ieri presso l’ospedale Cardarelli di Napoli.

Sono, infine, oltre 650 gli uomini e 120 i mezzi, comprese le motovedette e gli elicotteri, messi in campo anche da fuori regione dalle strutture operative: Vigili del fuoco, forze di polizia e armate, volontariato di Protezione civile, dipartimento nazionale, strutture sanitarie, di Protezione civile regionale e comunali. Lo sforzo comune è quello di garantire le attività di ricerca, soccorso e assistenza alla popolazione.

Codacons: bene apertura di un’inchiesta sul terremoto a Ischia

L’associazione dei consumatori considera doveroso l’approfondimento su quanto accaduto in questi giorni a Ischia, e invita a fare al più presto piena luce sull’accaduto. Inoltre, mentre la Procura di Napoli sta valutando l’ipotesi di aprire un’inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo in seguito ai danni provocati dal terremoto, il Codacons chiede di aprire procedimenti penali a carico dei sindaci dei Comuni terremotati succedutisi negli ultimi 10 anni per concorso in disastro colposo.

Infine, in relazione al probabile avvio di un’inchiesta, il Codacons invita i cittadini ischitani a partecipare costituendosi parte civile nell’eventuale procedimento penale. I cittadini interessati possono scrivere all’indirizzo info@codacons.it. “I danni, da più parti, sono ritenuti troppo gravi rispetto all’effettiva intensità del sisma” dichiara il Presidente Carlo Rienzi. “Per questo invitiamo i cittadini ischitani, visti i rischi corsi e i danni subiti, a costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento avviato dalla Procura”, conclude.