Affitti irregolari case vacanza, il Codacons: “Colpa dei Comuni che non controllano”


L’associazione dei consumatori commenta i dati dei controlli straordinari della Guardia di finanza nelle località di villeggiatura

truffa case vacanza
Attenzione alle truffe nel periodo estivo

ROMA – Un affitto di case vacanza su due è irregolare e la maggior parte delle infrazioni riguarda il Salento, gettonatissimo in questa estate 2017. è quanto emerso dagli oltre 11mila controlli straordinari effettuati dalla Guardia di Finanza dal 1° Luglio a oggi, per una media di 240 interventi al giorno.

Nel mirino delle Fiamme Gialle sono finiti soprattutto i proprietari di seconde e terze case nelle località turistiche: su 811 verifiche per gli affitti una su due è risultata irregolare, con 450 violazioni riscontrate.

Emblematiche le ‘case pollaio’ scovate a Gallipoli e affittate in nero alle migliaia di ragazzi che non si fanno troppi problemi a dormire in locali senza i minimi requisiti abitativi.

I controlli della Guardia di Finanza nelle località di villeggiatura hanno permesso di individuare anche 460 venditori abusivi. Sotto la lente anche 1.600 commercianti che, seppur in regola con le autorizzazioni, non hanno comunicato al Fisco l’avvio delle attività o non hanno installato gli apparecchi per l’emissione dello scontrino.

I militari hanno trovato anche 1.450 lavoratori in nero, di cui 268 stranieri.

“Secondo il Codacons “la responsabilità degli affitti irregolari è prima di tutto dei Comuni, che poco o nulla fanno sul territorio per controllare la locazione di abitazioni e altri locali adibiti a case-vacanza”.

“Per debellare il fenomeno degli affitti irregolari e l’illegalità diffusa che ruota attorno a questo settore basterebbe monitorare il web e i siti specializzati in annunci di case vacanza per il periodo estivo, e avviare verifiche a tappeto attraverso i vigili urbani” spiega il presidente Carlo Rienzi.

“I Comuni però restano a guardare, mentre garage e rimesse vengono affittati in totale spregio delle norme sulla sicurezza. I proprietari di immobili e locali che hanno messo a repentaglio la sicurezza dei turisti devono ora essere denunciati alla magistratura per gravi reati come associazione a delinquere e truffa aggravata” conclude Rienzi.