Emergenza incendi a Messina: il fuoco minaccia le case


Altra giornata di super lavoro per i Vigili del fuoco in diverse regioni, dalla Liguria al Lazio

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Fiamme a ridosso delle case sulle colline attorno a Messina

MESSINA – Hanno passato la notte a presidiare le case di Letojanni, Scaletta, Campitale e Annunziata i Vigili del fuoco che da giorni sono impegnati contro gli incendi scoppiati a Messina. Il grande caldo e la siccità che interessano la Sicilia sono una delle cause degli incendi, che stanno interessando le colline e le pinete che sovrastano la città nelle frazioni di San Michele e Annunziata. Anche ieri sono continuate senza sosta le operazioni di spegnimento delle squadre dei Vigili del fuoco e dei Canadair del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.

Diversi ed estesi fronti di fuoco, alimentati da sterpaglie e macchia mediterranea e da una sostenuta ventilazione, hanno interessato le frazioni messinesi di Reginella, Curcuraci, Faro Superiore, San Giovannello, San Jachiddu, San Filippo, Minissale, Baglio, Piano Stella, e, sulla riviera tirrenica, anche a Gualtieri Sicaminò, Brolo e Rodi Milici.

Le operazioni di spegnimento dei roghi sono state effettuate con l’impiego di tutte le squadre di Messina disponibili, una squadra del Comando di Ragusa e con il supporto dei volontari del Servizio di Protezione civile comunale e del Corpo Forestale regionale.

Nella notte la situazione è migliorata e sono in arrivo anche altre squadre di terra per fornire aiuto.

Italia assediata dai roghi

L’emergenza incendi, in un’estate segnata finora dalla grande siccità, non riguarda però solo la Sicilia. Brucia la Toscana, ma lo stesso accade anche in Sardegna dove i Vigili del fuoco di Cagliari stanno operando senza sosta in vari fronti di fuoco, per dei vasti incendi di sterpaglie e vegetazione che hanno interessato i comuni di Domusnovas e Villamassargia.

Le squadre provenienti dalla sede centrale e dal distaccamento di Sanluri, si sono recate sul posto in supporto alla squadra del distaccamento di Iglesias, a fronte delle molte richieste di aiuto della popolazione, costretta anche a lasciare le proprie abitazioni e aziende.

Con il supporto delle autobotti sono state garantite le risorse idriche per il rifornimento degli elicotteri. Sul posto è intervenuto il personale Sanitario del Servizio di Emergenza 118 che ha provveduto alle prime cure e al trasporto in ospedale, in codice giallo, di alcune persone intossicate dal fumo. Coinvolti dalle fiamme anche fienili, serre e uliveti.

Nelle Marche l’incendio più importante è quello che si è sviluppato nel bosco delle Cesane per il quale sono stati impegnati due Canadair. In fumo circa 150 ettari di bosco e in via precauzionale sono state evacuate circa venti famiglie.

In Liguria un rogo si è sviluppato sulle alture del Righi, e un altro è divampato nell’entroterra della zona di Cicagna, dove è stata inviata la squadra di Chiavari con l’autobotte.

Le squadre di La Spezia invece sono intervenute su gran parte del territorio provinciale colpito da numerosi incendi. Fra questi tre si sono sviluppati contemporaneamente su tre fronti diversi del parco di Montemarcello: il primo nella zona boscata della panoramica di Montemarcello, il secondo nella zona delle Ferriere, il terzo in prossimità di Punta Corvo. Quest’ultimo ha destato maggiore preoccupazione perché ha coinvolto il sentiero che conduce al mare, molto frequentato in questa stagione. È stato necessario far intervenire, oltre alle squadre di terra, anche la squadra nautica che, dal mare, ha disposto la chiusura del sentiero oltre a prepararsi per un eventuale evacuazione dei bagnanti rimasti bloccati in spiaggia assieme alla vedetta della Capitaneria di Porto.

Nella zona di Santo Stefano altri due roghi: questa volta ad essere interessati sia la zona retroportuale di Vincinella, su cui si è attivata la squadra del distaccamento di Sarzana, che alcuni campi nella zona agricola lungo l’argine del fiume Magra, dove invece è intervenuta la squadra della sede centrale di via Antoniana.

Infine nel Lazio i Vigili del fuoco di Roma hanno effettuato oltre 150 interventi di cui almeno il 90% per incendi boschivi e di sterpaglie. In particolare nella zona di Bracciano Palo dove sono stati impegnati con molte squadre e autobotti. A Valmontone, colle Vallerano, focolai sono divampati a ridosso della linea ferroviaria dellalta velocità e hanno determinato rallentamenti alla circolazione dei treni.