La Turchia rischia la sospensione dei colloqui di adesione all’UE


La settimana prossima il Parlamento europeo voterà la proposta di stop al processo

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Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan (foto Twitter)

STRASBURGO – I continui attacchi alla libertà di stampa con l’arresto di centinaia di giornalisti, l’epurazione dopo il tentato golpe e la reintroduzione della pena di morte hanno allontanato sempre di più la Turchia dall’Unione europea.

La frattura, dopo i cambiamenti costituzionali approvati col referendum, sta diventando sempre più insanabile e il dibattito di mercoledì prossimo nell’Aula del Parlamento europeo rischia di essere infuocato. Il giorno seguente, giovedì 6 Luglio, gli eurodeputati voteranno infatti una risoluzione non legislativa nella quale dovrebbero proporre di sospendere i colloqui d’adesione della Turchia all’UE se Erdogan non farà marcia indietro sulle modifiche alla Costituzione saranno portati avanti.

Il Parlamento europeo discuterà mercoledì anche con il Commissario per l’allargamento Johannes Hahn le riforme approvate in Turchia per aderire all’UE nel corso del 2016.

Tra gli eurodeputati c’è forte preoccupazione per l’inversione di rotta della Turchia su Stato di diritto, diritti umani, libertà dei media e lotta alla corruzione. Strasburgo, inoltre, condanna fermanente il continuo sostegno del Presidente turco alla reintroduzione della pena di morte. Già lo scorso 24 Novembre, in una risoluzione non vincolante approvata con 479 voti in favore, 37 voti contrari e 107 astensioni, era stato chiesto lo stop dei negoziati.

Ciononostante, il progetto di risoluzione riconosce l’importanza delle buone relazioni tra l’UE e la Turchia, nonché del mantenimento di un dialogo aperto e costruttivo, punto chiave per affrontare sfide comuni come la migrazione, la sicurezza o il terrorismo.