Lupo ucciso e impiccato a Pendenza: denuncia di LEIDAA e Movimento animalista


Le associazioni dell’ex ministro Brambilla pronte anche a costituirsi parte civile nel processo agli autori del gesto

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Una delle foto arrivate all’associazione Il Guardiano dell’Ombra

RIETI – Ha indignato il popolo del web e non solo la notizia del ritrovamento di un lupo ucciso e impiccato ad un albero a Pendenza, nel comune di Cittaducale, in provincia di Rieti.

A diffondere la notizia dell’uccisione e dell’impiccagione del lupo è stata l’associazione Il Guardiano dell’Ombra, in un post corredato di foto pubblicato sulla propria pagina Facebook.

“Foto ricevute in forma anonima. Il biglietto attaccato al cappio recita più o meno così ‘mangiato pecore e vitelli e non abbiamo ricevuto nessun rimborso’. La nostra provincia non ha nulla da invidiare al più profondo Sud del Sud del mondo, pietà e civiltà sono privilegio di pochissimi, questo è il vero volto delle nostre montagne, purtroppo” si legge nel messaggio dell’associazione.

“Ci confermano che le indagini sono in corso e confidiamo nella rapida individuazione e punizione dei colpevoli, anche perché Pendenza non è esattamente una metropoli. Non c’è nulla da aggiungere a questo orrore se non la preghiera di diffondere ovunque, perchè tutti sappiano e questa povera anima non finisca nel dimenticatoio…” conclude l’associazione.

La Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, presieduta da Michela Vittoria Brambilla, fa sapere che presenterà, con l’appoggio del Movimento animalista, una denuncia contro ignoti per l’uccisione del lupo ritrovato impiccato.

Qualora si arrivi all’individuazione dei responsabili, sia il Movimento animalista che la Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente annunciano fin d’ora l’intenzione di costituirsi parte civile nel processo.

Grande indignazione ha suscitato il mese scorso la barbara uccisione di un lupo, poi appeso ad un cartello stradale a Suvereto, nel Livornese.

“Purtroppo – sottolinea l’ex ministro Brambilla – la debolezza, l’indecisione e l’ambiguità del governo nel difendere il lupo, specie protetta, finisce oggettivamente per incoraggiare le ‘vendette private’ di qualcuno. Le promesse del ministro Galletti hanno eccitato gli animi dei soliti ammazzasette, frustrati poi dalla straordinaria mobilitazione che ha bloccato il piano per la caccia selettiva al lupo”.