Nomine musei, il Mibact: “Con la riforma Franceschini boom di visitatori”


Dopo la bocciatura del Tar del Lazio la replica del dicastero: +7 milioni di presenze e +50 milioni di incassi

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Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini

ROMA – Ieri il Tribunale amministrativo regionale del Lazio, con due sentenze relative a due ricorsi presentati da altrettanti candidati al concorso indetto dal Mibact nel 2015 per 20 direttori di musei, ha annullato cinque nomine.

Ad essere coinvolti dalla decisione dei giudici sono stati i Musei Archeologici Nazionali di Reggio Calabria, Taranto e Napoli, la Galleria Estense e il Palazzo Ducale di Mantova.

Secondo il Tar del Lazio, le procedure di selezione sarebbero state viziate da colloqui a porte chiuse, poca chiarezza nell’attribuzione dei punteggi e la partecipazione di candidati stranieri.

Il Ministero dei Beni Culturali e il ministro Franceschini hanno annunciato l’immediato ricorso al Consiglio di Stato e successivamente hanno diffuso i dati relativi a visitatori e incassi dei musei coinvolti. Cifre che, per entrambe le voci, sono contraddistinte dal segno più.

“La riforma Franceschini ha costituito una vera e propria rivoluzione del sistema museale italiano. I musei hanno conosciuto un forte innovazione gestionale e tariffaria, da semplici uffici delle Soprintendenze sono diventati istituti dotati di autonomia amministrativa e scientifica, nel caso dei più importanti, con direttori selezionati attraverso un bando internazionale” sottolinea il Mibact.

“I risultati sono straordinariamente positivi: il periodo successivo alla riforma ha infatti visto incrementare il numero di visitatori, sia quelli a pagamento che quelli gratuiti, e gli incassi dei principali musei e parchi archeologici statali” prosegue il dicastero.

Dal 2013 al 2016 è di oltre 7 milioni la crescita del numero dei visitatori, che sono passati da 38,5 milioni a 45,5 milioni (+18%). Gli incassi sono aumentati di quasi 50 milioni di euro: dai 126 milioni del 2013 ai 174 milioni del 2016 (+38%).

“Le forme innovative di promozione hanno riavvicinato gli italiani al proprio patrimonio culturale: la prima domenica gratuita del mese è ormai un appuntamento fisso per famiglie e turisti” aggiunge ancora il Mibact.

Ecco di seguito i dati che riguardano i musei oggetto della sentenza del Tar del Lazio. Confrontando i numeri del 2016 con quelli precedenti alla riforma del 2014 si riscontra che:

  • i visitatori del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria sono aumentati di 14.600 unità (pari al +7,5%); quelli del Museo Archeologico Nazionale di Napoli di 102.000 unità (+29,1%); quelli del Palazzo Ducale di Mantova di 157.100 unità (+76,2%); quelli del Museo Archeologico Nazionale di Taranto di 34.500 unità (+72%). Anche la Galleria Estense, che ha riaperto nel Maggio del 2015 a seguito della chiusura forzata causata dai danni del terremoto del Maggio 2012, sta registrando numeri molto significativi: +7% di visitatori solo nell’ultimo anno.
  • i ricavi del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria sono aumentati di circa 300mila euro; quelli del Museo Archeologico Nazionale di Napoli di circa 571.500 euro; quelli del Palazzo Ducale di Mantova di circa 880mila euro; quelli del Museo Archeologico Nazionale di Taranto di 102.730 euro; la Galleria Estense fa registrare un +60% di ricavi solo nell’ultimo anno.

Tutti i numeri della riforma Franceschini sono consultabili online al seguente link: http://www.statistica.beniculturali.it/.

Le due sentenze del Tar del Lazio con l’annullamento delle nomine sono disponibili ai seguenti link: sentenza n° 6170/2017 e sentenza n° 6171/2017.