Dal 1° Giugno stop alle telefonate Enel per nuovi contratti


L’azienda non utilizzerà più il canale telefonico per cercare potenziali clienti

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L’azienda contatterà al telefono solo chi è già cliente

ROMA – Mentre il Governo è finito nell’occhio del ciclone per il discusso Ddl che spiana la strada al telemarketing selvaggio, Enel va controcorrente. Dal prossimo 1° Giugno in tutta Italia, l’azienda non chiamerà più al telefono potenziali nuovi clienti per stipulare contratti di elettricità e gas.

“Da questa data in poi, le attività di contatto telefonico saranno effettuate soltanto verso coloro che sono già clienti e che hanno un rapporto consolidato con Enel Energia, la società di vendita di elettricità e gas del gruppo sul mercato libero. Tali chiamate saranno uno strumento per dare indicazioni utili alla gestione della fornitura domestica e, per chi ne ha dato il consenso, per illustrare promozioni commerciali a loro dedicate” spiega Enel.

“L’obiettivo principale dell’azienda è quello di essere sempre accessibile e vicina alle esigenze dei clienti, mantenendo con loro un rapporto di qualità. Per Enel è importante parlare direttamente alle persone e ai clienti, in modo trasparente e non invasivo, evitando da ora in poi telefonate spesso non gradite” spiega ancora il gruppo.

Restano attivi tutti gli altri canali di vendita e gestione: la rete di negozi Enel diffusa su tutto il territorio nazionale, i contact center sempre a disposizione dei clienti o di chi vuole chiedere informazioni, i canali di vendita porta a porta.

Il contact center di Enel, che risponde al Numero Verde 800.900.860 è attivo tutti i giorni con un servizio di eccellenza e gestisce ogni mese oltre 1,5 milioni di telefonate, riuscendo a dare soluzioni immediate ai singoli bisogni.

L’azienda ha anche investito per migliorare i propri canali digitali, il sito web www.enelenergia.it, l’app Enel Energia e i social newtork, per permettere di gestire velocemente la propria fornitura anche da pc, smartphone e tablet. Ogni mese 1,9 milioni di clienti usano il sito web e l’app per la gestione della propria fornitura e circa 400mila interagiscono su Facebook, Twitter, Youtube e Instagram.

In una nota il Codacons esprime soddisfazione per la decisione di Enel di non chiamare più al telefono potenziali nuovi clienti. “Si tratta di un primo passo importantissimo per limitare il fenomeno del telemarketing selvaggio che in Italia ha assunto la forma di una continua molestia nei confronti degli utenti, i quali ricevono chiamate commerciali a tutte le ore e più volte al giorno” afferma il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi.

“Invitiamo ora tutte le altre aziende dell’energia e della telefonia a seguire l’esempio di Enel, adottando regolamenti che limitino il telemarketing e incrementino le tutele per i consumatori” conclude.

“Apprezziamo la decisione di Enel di mettere un freno al telemarketing selvaggio, in linea con le nostre aspettative e richieste” dichiara anche Roberto Tascini, presidente di Adoc.

“Le telefonate indesiderate e moleste quotidianamente vessano i consumatori, anche coloro che sono regolarmente iscritti al Registro delle Opposizioni. Rappresentano un disagio e un danno non solo per i cittadini ma anche per le stesse aziende che operano correttamente nel mercato. Il passo di Enel è molto importante, anche in un’ottica di autoregolamentazione del mercato: ci auguriamo che anche altre aziende, non solo del comparto energetico, possano seguire tale esempio e vengano incontro ai consumatori” aggiunge.

L’Adoc rimarca, ad ogni modo, la necessità di invertire la rotta nel telemarketing e nella protezione dei dati personali. Su questi ultimi il consumatore oggi non ha alcun controllo, una volta raccolti dalle imprese: non esiste né uno “storico” dei consensi forniti né uno strumento in grado di gestirli. L’attuale Registro delle Opposizioni si è rivelato insufficiente a tutelare i cittadini dagli abusi del telemarketing aggressivo e dei contratti non richiesti.

Per questo l’Adoc, insieme a Rete Consumatori Italia (Assoutenti, Casa del Consumatore e Codici) ha consegnato al Ministro Enrico Costa una proposta di legge per ripristinare il diritto alla tutela della privacy tramite l’istituzione del nuovo Registro Universale dei Consensi, “RUC”.

Con l’accesso al Registro Universale dei Consensi, un database con l’elenco di tutti i trattamenti dei dati personali dei cittadini raccolti dalle imprese per finalità di marketing, i consumatori potranno visualizzare tutti i trattamenti attivi ed esercitare selettivamente, su propria scelta e in qualunque momento, la revoca del consenso.