Un Italiano alla guida della filiera europea del tabacco


Gennarino Masiello nominato presidente dell’Organizzazione Interprofessionale Europea del Tabacco

masiello Organizzazione Interprofessionale Europea del Tabacco
Gennarino Masiello, 45 anni, è anche vicepresidente nazionale della Coldiretti

BRUXELLES – Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale della Coldiretti, è il nuovo presidente della Elti, l’Organizzazione Interprofessionale Europea del Tabacco che gestisce una filiera dove trova lavoro oltre mezzo milione di persone. Ne dà notizia la Coldiretti dopo la nomina dell’attuale presidente dell’Organizzazione Nazionale Tabacchi Italia (Ont) al vertice europeo dell’associazione.

L’organismo riunisce tabacchicoltori e trasformatori degli undici Paesi europei produttori (Italia, Spagna, Polonia, Grecia, Bulgaria, Francia, Ungheria, Germania, Belgio, Romania e Svizzera), per un “raccolto” complessivo di 185.000 tonnellate, coltivate su 90.000 ettari di superficie, e un valore della produzione di 500 milioni di euro.

Masiello, 45 anni, gestisce un’azienda tra il comune di Sant’Angelo a Cupolo e Benevento, dove si coltivano tabacco e grano duro. Oltre alla vicepresidenza nazionale, ricopre anche le cariche di presidente di Coldiretti Campania e di Coldiretti Benevento. Dal 2003 è al vertice della Ont Italia.

“L’obiettivo – ha dichiarato il neopresidente dell’Elti – è quello migliorare, insieme, le aspettative reciproche degli agricoltori e delle imprese, mettendo al centro le politiche settoriali e il mercato e prestando nuova attenzione al tema del lavoro, all’armonizzazione delle regole e alle politiche per i territori che hanno una storia importante nel settore del tabacco”.

“Un settore – ha aggiunto Masiello – che ha dimostrato capacità di resistere alle forti sollecitazioni in questi anni, che hanno messo a dura prova gli imprenditori che hanno continuato a credere nel futuro ed a investire nel comparto”.

L’Italia è leader nell’Unione europea con oltre un quarto della produzione complessiva di tabacco sviluppata su 18.000 ettari soprattutto in Campania, Veneto, Umbria e Toscana.