Sale da gioco: arriva il nuovo distanziometro e lo stop di 6 ore


Le novità contenute nella bozza del Governo presentata in Conferenza Unificata: confermato il taglio delle slot

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ROMA – Il nuovo distanziometro per le sale giochi? Almeno centocinquanta metri da scuole, SerT e luoghi di culto, “misurati in base al percorso pedonale più breve”. È quanto previsto dalla bozza governativa di riordino del settore, presentata dal Governo agli enti locali.

Il tema è delicato, anche perché nella lunga trattativa dei mesi scorsi, proprio sulle distanze si è misurato il maggiore contrasto tra le parti. Attenzione, però: secondo quanto si legge nella bozza, i 150 metri valgono solo “per le nuove sale/esercizi”. Quanto a quelli già esistenti, come apprende Agipronews da fonti istituzionali, la situazione è ancora in via di definizione.

La precedente bozza del Governo, presentata lo scorso 2 Febbraio, divideva i punti di gioco in due classi, A e B, e che le sale di classe A, rispondenti a parametri particolari sul piano della sicurezza e del controllo, erano esenti da qualsiasi distanziometro. Ora, però, le cose sono cambiate: la bozza precisa che al termine di dei tre anni dall’intesa “esisteranno solo punti di gioco di categoria A”, nei quali saranno ricompresi anche bar e tabacchi che saranno “in grado di innalzare il proprio livello qualitativo”. Resta da capire se i punti di gioco “ricertificati” saranno o no soggetti al distanziometro.

Stop di 6 ore al giorno deciso dagli enti locali e sforbiciata alle slot

Oltre al distanziometro, la bozza dell’esecutivo prevede anche “di stabilire delle fasce orarie quotidiane di interruzione di gioco la cui somma non potrà superare 6 ore al giorno”. È questa l’altra novità contenuta nella proposta presentata in Conferenza Unificata dal Governo agli enti locali per il riordino del settore giochi.

Nella proposta è previsto che la Conferenza Unificata chieda “al Ministro dell’Economia e delle Finanze, come di competenza, di tradurre, entro il 30 Giugno 2017, i contenuti della presente intesa in un apposito decreto legislativo”. La proposta ribadisce la concentrazione dei punti gioco (massimo di 10.000 sale e di 5.000 corner per le scommesse), il passaggio alle slot da remoto tramite un upgrade tecnologico, una stretta sulla pubblicità e l’innalzamento del prelievo erariale.

La riduzione dell’offerta, riporta Agipronews, passerà anche dal taglio delle slot attraverso una “progressiva riduzione fino alla totale eliminazione nell’arco di 3 anni delle AWP nei pubblici esercizi (bar) e nelle rivendite di tabacchi, fatta eccezione per quelli in grado di innalzare il proprio livello qualitativo ottenendo la certificazione di tipo A”.

Il Governo proporrà al Parlamento di anticipare al 31 dicembre 2017 il taglio del 30% delle slot a partire dai locali “generalisti secondari e dai bar e dai tabacchi, con criteri dimensionali relativi alla superficie dei locali, da definire con decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze entro il 30 Giugno 2017”.

L’obiettivo a fine anno è di tagliare 264.674 macchine (il 30% calcolato sugli apparecchi al 31 Luglio 2015). “Considerando che al 31 Dicembre 2016 gli apparecchi presenti sul mercato sono 407.323 – si legge nel documento – la riduzione effettiva sarà di oltre il 35%”.

A regime, i punti vendita in cui potranno essere presenti le slot, rispetto agli attuali 98.600 “saranno così distribuiti per un numero massimo di 18.000 sale e punti gioco con certificazione di tipo “A”, rispetto ai 29.600 attuali, (con una effettiva riduzione di oltre 10.000 punti vendita), così articolati:

  • 10.000 agenzie o negozi aventi come attività prevalente la vendita di prodotti di gioco pubblici (come previsto dalla legge di stabilità 2016).
  • 5.000 ca sale giochi.
  • 3.000 ca sale VLT e Bingo.

Previsto anche un numero massimo di circa 30.000 esercizi che saranno in grado di ottenere la certificazione di categoria A.

I prossimi passaggi

Cone riferisce Agipronews, se la prossima settimana verrà raggiunto l’accordo tra Governo ed enti locali in Conferenza Unificata sul riordino dei giochi, è già pronto un emendamento del Governo alla manovra per attuare entro quest’anno la riduzione del 30% delle slot.

“La bozza di riordino delle norme sui giochi che ha presentato il sottosegretario Baretta recepisce le richieste che abbiamo fatto, il Governo ha colto il tema delle distanze dai luoghi sensibili e la possibilità per i Comuni di introdurre delle limitazioni orarie nell’arco della giornata” ha detto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.

“È importante che si sia riconosciuto il ruolo degli enti locali. Facciamo una valutazione positiva: è un buon provvedimento, anche se non è risolutivo. Ci rivedremo la prossima settimana in Conferenza Unificata per la ratifica dell’intesa: questo documento sarà poi tradotto in un decreto legge che dovrà essere emanato entro il 30 Giugno” ha aggiunto.

«Abbiamo apprezzato la volontà del Governo. Sarà tutto molto controllato, soprattutto per prevenire il gioco minorile, il personale sarà formato, ci saranno standard di sicurezza molto accurati” ha spiegato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro. “È un avvicinamento importante rispetto alle richieste che avevamo fatto e quindi possiamo dice che abbiamo fatto un passo avanti”, ha concluso.

Per il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta “il documento è il risultato di un lungo lavoro con gli enti locali e con l’associazionismo. Tutti i problemi posti in questi mesi dai sindaci, dalle regioni, dagli operatori del settore e dalle associazioni di volontariato hanno trovato risposta”.

“Si tratta di una vera e propria inversione di tendenza che il Governo ha voluto e che ha consentito un lungo, faticoso, ma proficuo scambio in Conferenza unificata. Siamo ora in grado di guardare in modo nuovo al sistema del gioco, riducendone l’impatto sociale e controllandone la diffusione territoriale. È solo l’inizio, temi come la pubblicità, il gioco online, la diffusione di altri giochi dovranno trovare ulteriori tappe di lavoro” ha aggiunto.