Somalia, al via maxi campagna di vaccinazione contro il morbillo


Unicef: “Nel Paese da gennaio segnalati quasi seimila casi”

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Finora sono stati vaccinati circa 30mila bambini (foto Unicef)

MOGADISCIO – Nella Somalia colpita da una grave siccità circa 30.000 bambini, molti dei quali sfollati, hanno iniziato ad essere vaccinati contro il morbillo, nell’ambito di una campagna di emergenza a Baidoa, città al centro di una delle aree più duramente colpite della Somalia.

Ne dà notizia l’Unicef che spiega come molti piccoli, provenienti da aree remote, non erano mai stati vaccinati prima per le difficoltà a raggiungerli degli operatori sanitari. Molto spesso i medici sono stati bloccati anche dal perdurare del conflitto che han devastato questo povero Paese del Corno d’Africa.

Finora quest’anno, in tutta la Somalia sono stati segnalati circa 5.700 casi sospetti di morbillo, più del numero totale dei casi del 2016.

“Il morbillo, infezione respiratoria virale che si diffonde attraverso l’aria e per contatto salivare e con secrezioni infette, prospera in campi per sfollati pieni e senza adeguate condizioni igienico sanitarie, nati spontaneamente in tutta la città e nell’area circostante” spiega l’Unicef.

Oltre 100.000 persone sono arrivate a Baidoa in cerca di assistenza, comprese 70.000 persone solo nel mese di marzo.

“Tra le malattie prevenibili con un vaccino, nessuna è più letale del morbillo”, ha dichiarato Steven Lauwerier, Rappresentante dell’Unicef in Somalia. “Sappiamo bene, dalla carestia del 2011, che il morbillo insieme con malnutrizione e sfollamento rappresenta una combinazione particolarmente letale per I bambini” ha aggiunto.

La minaccia della carestia, come detto, ancora una volta incombe sulla Somalia. Per oltre metà della popolazione le condizioni alimentari sono di forte insicurezza; le malattie infettive e legate all’acuqa come il colera e il morbillo si stanno diffondendo e quest’anno fino a un milione di bambini soffrirà di malnutrizione acuta, con uno su 5 che avrà bisogno di cure salva vita.

“L’unico modo per evitare di contrarre e di morire per questa patologia è di assicurasi che tutti i bambini ricevano il vaccino. Un bambino che soffre di malnutrizione acuta grave ha nove volte più probabilità di morire per una malattia come il morbillo rispetto a un bambino in salute. Non c’è tempo da perdere” ha continuato Lauwerier.

La campagna di vaccinazioni a Baidoa fa parte di un impegno per vaccinare contro malattie mortali contagiose, entro la fine di maggio, circa 110.000 bambini sotto i 5 anni sfollati nella Somalia del Centro e del Sud e altri 250.000 bambini in Somaliland. Realizzata in collaborazione con il Ministero della Salute, l’OMS e diverse altre organizzazioni non governative, nella campagna è compresa anche la distribuzione di supplementi di Vitamina A per sostenere il sistema immunitario e vermifugo.