Attentato Londra: muore in ospedale uno dei feriti, si aggrava il bilancio delle vittime


Un 75enne è deceduto per le gravi ferite riportate dopo essere stato investito da Masood sul ponte di Westminster

attentato londra ponte westminster
I primi soccorsi dopo l’attacco a Londra (foto Twitter)

LONDRA – A due giorni dall’attentato a Londra il bilancio delle vittime si aggrava. È salito a quattro, infatti, il numero delle persone uccise da Khalid Masood. Leslie Rhodes, un 75enne inglese investito sul ponte di Westminster è deceduto in ospedale per le gravi ferite riportate.

Le altre tre vittime sono: Kurt Cochran, un turista americano di 54 anni, Aysha Frade, una cittadina britannica di 43 anni e Keith Palmer, il poliziotto che ha provato a fermare l’assalitore.

Il bilancio dell’attacco a Londra, per ora, è di cinque morti compreso l’assalitore ucciso dalla polizia all’esterno del Parlamento.

Come ha spiegato Mark Rowley, capo dell’anti terrorismo, due feriti sono però ancora in gravissime condizioni. Gli altri ricoverati, 29 in tutto, non sono invece in pericolo di vita.

Scotland Yard, come riporta la BBC, ha anche affermato di aver effettuato altri “due importanti arresti”. Salirebbe così a dieci il numero delle persone fermate dopo l’attentato a Londra. Ieri, infatti, nel corso di blitz nella capitale inglese e a Birmingham, dove viveva Masood, erano state fermate otto persone.

Intanto emergono nuovi particolari del profilo dell’assalitore. Nato a Dartford, nel Kent, il 52enne prima di convertirsi all’Islam avrebbe usato diversi alias. Secondo il Daily Mail si sarebbe chiamato Adrian Elms, mentre per la BBC era nato come Adrian Russell Ajao. La sua radicalizzazione sarebbe avvenuta in Arabia Saudita, dove aveva trascorso alcuni anni per insegnare.

Docente di inglese a Luton, Masood ha agito da solo ma la polizia inglese è convinta che sia stato ispirato dalla propaganda terrorista. Ieri l’isis ha rivendicato l’attentato che ha insanguinato Londra.