Delitto Lettieri: omicidio doloso o preterintenzionale?


Cirò Marina (KR) – Antonella Lettieri di Cirò è stata freddata da un criminale non ancora identificato. C’è stato l’arresto del vicino di casa Salvatore Fuscaldo, giustificato dal ritrovamento di tracce ematiche e biologiche su cui sono necessari altri accertamenti, ma ad oggi la giustizia è ancora lontana dalle certezze. Secondo le ultime indagini del ritrovamento di un capello rinvenuto sotto le unghie della vittima, sembrerebbe non appartenere a lui. Intanto, le indagini prendono un’altra piega.

Non una morte, ma un massacro indescrivibile: un colpo deciso in testa e coltellate crudeli. Cosa ci sarà all’ombra di Antonella Lettieri, quarantenne,, per la cui morte solo si paventa l’ipotesi di un presunto colpevole, quel vicino di casa sempre disponibile, sempre presente nella vita, che abitava solo a due isolati, che custodiva anche i suoi risparmi? Intanto, indagate altre due persone: Francesco il corteggiatore della ragazza e la moglie di Fuscaldo.

Cirò è una cittadina posizionata sul mare, un litorale di chilometri in cui il Creatore ha giocato sull’estrema sintonia uomo natura. Sviluppatasi sulla costa ionica dell’alto marchesato crotonese, ma soprattutto sulla colonia della Magna Grecia Krimisa. Con una densità abitativa molto alta. E qui che due settimane fa, proprio l’8 marzo, cade un’altra vittima per mano di un carnefice che secondo alcune informative, vive sicuramente tra le sue conoscenze.

Omicidio doloso o preterintenzionale è ancora tutto da scoprire, anche se tante congetture trapelano tra gli abitanti del rione Santi Croci, loro che hanno vissuto nella vita di Antonella. Così si vive da quelle parti: “siamo tutti una famiglia”, soprattutto nella zona. In via Musicisti c’è un via vai di gente; non parliamo poi dei media pronti a creare veri e propri processi, già impacchettati e chiusi in barba ad una legge, quella italiana, dei cavilli e della burocrazia. Oggi, più che mai in mano dei talk show. Una tragedia che sembrerebbe un copia e incolla di un altro caso appena chiuso dagli inquirenti: due genitori e un figlio. Si, una complicità consanguinea più forte di ogni cosa, sovrana al silenzio più forte dell’omertà.

Solo gli uomini poco più in là di decine e decine di lumini e mazzi di fiori, a gruppetto parlano tra di loro, disponibili e cordiali anche con i giornalisti. Ma avvezzi a non commentare con sconosciuti.

Una tragedia quella di Antonella Lettieri che vede il paese reattivo come dice l’onorevole Nicodemo Filippelli già sindaco di Cirò, pronto a difendere anche accuse gratuite in certe trasmissioni in cui si parlava di omertà: “una cittadina che ha toccato un po’ tutti capace di reagire, ha spaccato il cuore a tutti, è stata mobilitata non dagli appelli ma dalla sensibilità eccezionale. Non c’è stata omertà.

In determinati momenti la gente avrebbe anche fatto giustizia da sola senza la presenza dello Stato. Di fronte a questa tragedia nessuna insensibilità, tutti, dalle istituzioni all’arma dei carabinieri hanno dimostrato intervento immediato.”

Un caso che lascia tante ombre e tanti dubbi. qualcuno osa intraprendere dei giudizi: l’ipotesi, di una regia di più persone che hanno agito d’impeto.

Un raptus, quello su Antonella Lettieri, che ha scatenato tanta ferocia, forse, la gelosia di qualcuno che avrebbe infiammato tanta rabbia e rancore.