Caso Dijsselbloem, il M5s chiede le dimissioni del presidente dell’Eurogruppo


Bufera dopo le dichiarazioni sui Paesi del Sud dell’Europa: “Spendono per alcol e donne e poi chiedono aiuto”

dijsselbloem
Per il presidente dell’Eurogruppo i Paesi del Sud Europa “spendono per alcol e donne e poi chiedono aiuto”

ROMA – Hanno alzato un polverone le dichiarazioni del presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem, in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung.

Nel mirino le frasi del politico socialista sulla crisi economica e gli aiuti ai Paesi in difficoltà (i cosiddetti “Pigs”: Portogallo, Italia, Grecia e Spagna). Dijsselbloem ha affermato che i “Paesi del Nord Europa hanno dimostrato solidarietà durante la crisi” nei confronti delle nazioni del Sud del Vecchio Continente in difficoltà.

Per il numero uno dell’Eurogruppo però i Paesi del Sud europeo “non possono spendere tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto”.

Apriti cielo. Dal Parlamento europeo a quelli nazionali sono piovute critiche bipartisan. Gli eurodeputati del Movimento 5 stelle chiedono le immediate dimissioni dalla presidenza dell’Eurogruppo.

“Le sue dichiarazioni sono gravi e vergognose. È inaccettabile che Dijesselbloem, in carica dal 2013, e con in mano le chiavi della moneta unica, si esprima in questi termini” spiegano i pentastellati.

“Il Ministro Padoan, che ha contribuito alla riconferma di Dijsselbloem nel 2015, prenda immediatamente le distanze dal suo collega socialista” aggiungono gli eurodeputati del M5s.

La visione di Europa Dijsselbloem è ben evidente nelle politiche di questa Unione. Una presunta superiorità economia, morale e anche culturale, dei Paesi del Nord a danno di quelli del Sud. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un’Europa ridotta in macerie dai burocrati come il presidente dell’Eurogruppo” proseguono i pentastellati.

“Questa classe politica continua a parlare di Europa dei cittadini e di solidarietà tra i popoli, quando sono i loro i primi a seminare odio e ad alimentare le divisioni. La verità è che il tempo dei Dijsselbloem e dell’austerità è finito, come dimostra anche il risultato del suo partito nelle recenti elezioni olandesi (passato dal 24,8% al 5,6%)” sottolineano gli eurodeputati del M5s.

Da Renzi a Pittella: le reazioni

Secondo l’ex premier Matteo Renzi “ha perso una ottima occasione per tacere. Penso che gente come Dijsselbloem, che pure appartiene al partito socialista europeo anche se forse non se ne è accorto, non meriti di occupare il ruolo che occupa. E prima si dimette meglio è. Per lui ma anche per la credibilità delle istituzioni europee”.

“Se vuole offendere l’Italia lo faccia al Bar Sport sotto casa sua, non nel suo ruolo istituzionale. E penso anche che la nostra proposta di fare primarie per i ruoli di responsabilità in Europa sia fondamentale e spero sia rilanciata da tutti” ha proseguito Renzi.

Per la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni “secondo questo ‘statista’ del Partito socialista europeo, noi italiani saremmo un branco di debosciati assistiti dai responsabili popoli del Nord”. “Dijsselbloem si dimetta subito e il Governo italiano pretenda scuse ufficiali. A noi non serve alcun aiuto da questa gente: ci basterebbe spezzare le catene che i tecnocrati europei hanno messo alla nostra economia e alle nostre imprese per tornare a crescere” ha spiegato.

Per Gianni Pittella, Presidente del Gruppo S&D al Parlamento europeo ed europarlamentare del Pd “non ci sono scuse o ragioni per usare un tale linguaggio specialmente da uno che è dovrebbe essere progressista”. “Mi chiedo davvero se una persona con queste convinzioni possa ancora essere considerato adatto a fare il presidente dell’Eurogruppo” ha aggiunto.

“Statistiche europee su alcol e sesso contraddicono Dijsselbloem”

“Le statistiche ufficiali contraddicono nettamente il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem e le sue sciocche affermazioni circa le spese dei Paesi del Sud per alcol e donne”. È quanto afferma il Codacons, che diffonde i numeri sul consumo di alcolici in Europa e sul business della prostituzione.

L’Olanda non solo batte decisamente l’Italia per consumo procapite annuo di birra, ma addirittura ci supera di più del doppio, con 75,7 litri a cittadino contro i 30 litri all’anno del nostro Paese” spiega il presidente Carlo Rienzi.

La classifica è guidata dai Paesi del Nord ed Est Europa, con la Repubblica Ceca a 143 litri procapite consumati ogni anno. Seconda è la Germania a 106 litri seguita dall’Austria con 105 litri. Anche sul fronte del vino, l’Italia non detiene alcun primato. Il record dei consumi spetta infatti alla Francia con 45,6 litri procapite, seguita dal Portogallo (40,2 litri) contro i 33,1 litri del nostro Paese.

Sul fronte delle donne, poi, se Dijsselbloem si riferiva al mercato del sesso, anche qui i numeri lo sconfessano in modo assoluto” aggiunge l’associazione dei consumatori.

“La Germania ha più prostitute pro-capite di qualsiasi altra nazione del continente, anche più della Thailandia. Secondo le ultime stime sono 400.000 le prostitute che operano in Germania con oltre un milione di clienti al giorno, per un giro d’affari attorno ai 15 miliardi di euro, contro i 3,6 miliardi dell’Italia, che conta ‘solo’ 90.000 operatrici del sesso. Senza contare che le casse statali dell’Olanda, grazie al mercato legalizzato della prostituzione, incassano ogni anno circa 700 milioni di euro” aggiunge il Codacons.

“Dijsselbloem farebbe bene a scusarsi con gli italiani per le sue affermazioni, perché le statistiche dimostrano la brutta figura di cui si è reso protagonista e lo sconfessano agli occhi dell’intera Europa” conclude Rienzi.