Tassisti in piazza a Roma incassano l’appoggio della sindaca Raggi


Codacons attacca: “Assurdo difendere chi crea disagi”. Conftrasporto: “Lo sciopero è una forzatura”

Sesto giorno di sciopero dei tassisti

ROMA – Centinaia di tassisti sono scesi in piazza oggi a Roma per protestare contro il discusso emendamento al Milleproroghe che favorirebbe gli Ncc.

Proprio oggi infatti a Montecitorio è arrivato il decreto, già licenziato dal Senato, e finito al centro delle polemiche. I tassisti, al sesto giorno di sciopero, chiedono l’immediato ritiro dell’emendamento ribattezzato “pro Uber”.

Una soluzione potrebbe arrivare dall’incontro tra i sindacati dei tassisti e il ministro dei Trasporti Delrio, che li ha convocati oggi al dicastero.

A fianco dei tassisti si è schierata anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi. “Siamo vicini ai tassisti che da giorni stanno manifestando il loro malcontento. Oggi, sono arrivati a Roma da tutta Italia per dire no ad una riforma che non vogliamo. Per questo siamo al loro fianco” ha affermato la prima cittadina pentastellata.

Codacons contro la sindaca Raggi

L’associazione dei consumatori, che ieri aveva chiesto anche di ritirare le licenze ai tassisti in sciopero, oggi si scaglia anche contro Virginia Raggi. “Il sindaco di Roma dichiara guerra ai cittadini e, schierandosi con i tassisti, sembrerebbe avallare lo sciopero illegale messo in atto da 6 giorni dai conducenti dei taxi. Un comportamento abnorme per il quale chiediamo alla Procura di Roma di aprire un’indagine” afferma il Codacons.

“È assurdo che un sindaco difenda chi da giorni sta creando immensi disagi agli utenti, appoggiando così di fatto uno sciopero illegale. Al contrario la Raggi avrebbe dovuto adottare misure urgenti contro i tassisti, compresa la sospensione delle licenze, così come prevede il regolamento comunale sugli autoservizi pubblici non di linea” prosegue l’associazione.

Conftrasporto: lo sciopero dei tassisti è una forzatura

Per il presidente di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio, Paolo Uggè, lo sciopero dei tassisti è una forzatura. Uggè ha riconsegnato in copia al mittente (il ministero dei Trasporti) un documento che prova l’assenza di un nesso logico tra l’emendamento del Milleproroghe e la protesta di questi giorni.

È una nota del ministero stesso, datata 31 marzo 2016, a firma del direttore generale Enrico Finocchi, nella quale si dichiara che “Le disposizioni introdotte dall’articolo 29 comma 1 quater del D.L. 207/2008 sono da ritenersi, allo stato, non in vigore”.

“Il che fa cadere il nesso causa/effetto fra l’emendamento del Milleproroghe e il blocco dei taxi” spiega Uggè.

“Conferma che l’emendamento al centro dell’attuale protesta, non cambiando di una virgola lo stato delle cose, non ha senso, oggi, di essere contestato. Ecco perché insisto nel dire che quella inscenata dai tassisti in questi giorni in diverse città è una protesta insensata, una forzatura” aggiunge.

“Reale e non forzata è invece l’esigenza di un definitivo riassetto della normativa. Una riorganizzazione che contrasti ogni forma di abusivismo e concorrenza sleale garantendo il corretto diritto di intraprendere, professionalità, sicurezza e qualità dei servizi” conclude.