Statali e assenze strategiche, Madia non convince il Codacons


L’associazione dei consumatori: «Anni che se ne parla ma nessuno Governo ha saputo attuare una stretta all’assenteismo»

Governo al lavoro per una stretta sugli statali assenteisti

ROMA – In queste ore sta facendo discutere la possibile stretta sulle assenze “strategiche” dei dipendenti statali. Nel mirino del ministro della Semplificazione e della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, ci sarebbero i “fine settimana lunghi”, e i casi di assenteismo di massa.

Il decreto di riforma del testo unico sugli statali non è ancora stato redatto. Ma intanto il Codacons interviene sulle voci di corridoio che riguardano il provvedimento.

Le misure allo studio per contrastare gli statali che saltano ripetutamente il lunedì e il venerdì non convincono l’associazione dei consumatori.

«Sono anni che si parla di misure in tal senso ma mai nessun Governo ha saputo attuare una stretta all’assenteismo. Perché farlo vorrebbe dire colpire anche i dirigenti di uffici pubblici le cui poltrone sono assegnate direttamente dai politici» spiega il presidente Carlo Rienzi.

«Quello che realmente serve in Italia, è un provvedimento contro i “furbetti del cartellino” di tutti i giorni. Vale a dire quei dipendenti statali, sempre più numerosi come dimostrano le recenti inchieste della magistratura, che timbrano per poi uscire e andare a fare la spesa o a giocare al gratta e vinci, o che timbrano anche per i colleghi assenti» aggiunge il presidente del Codacons.

«Soggetti che spesso non subiscono alcuna punizione e che nemmeno perdono il lavoro» prosegue Rienzi.

«Nei loro confronti il Governo dovrebbe introdurre sanzioni pesantissime, compreso il recupero degli stipendi percepiti dalla Pubblica amministrazione nei casi di assenteismo accertato» conclude il numero uno del Codacons.