Assenteismo Giugliano, Codacons invoca licenziamenti immediati


L’associazione dei consumatori chiede anche la restituzione alla collettività degli stipendi percepiti

Alcuni dipendenti del comune di Giugliano sorpresi anche a giocare ai Gratta e Vinci

ROMA – Arriva da Giugliano, nel Napoletano, l’ultima inchiesta sui dipendenti assenteisti. Incastrati dalle telecamere nascoste installate dai carabinieri all’interno del comune, sono finiti nei guai 50 dipendenti dell’ente.

Stamani i militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio, emessa su richiesta della Procura, per 18 persone. Gli indagati, in tutto, sono però 50.

Secondo quanto ricostruito grazie ai filmati gli indagati, durante l’orario di lavoro, si occupavano di faccende private o addirittura si recavano a giocare al Gratta & Vinci.

Sulla vicenda è intervenuto anche il Codacons. «Se saranno accertati gli illeciti ipotizzati dalla Procura, i furbetti del cartellino scoperti a Giugliano dovranno risarcire i cittadini per i danni loro arrecati» afferma l’associazione dei consumatori.

«Si tratta di reati che, se confermati, avrebbero ripercussioni dirette per gli utenti» spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.

«Il danno per i cittadini è duplice. Da un lato i servizi resi dall’ente pubblico, dove lavoravano i 50 dipendenti, hanno subìto un peggioramento a causa dell’assenza ingiustificata dei lavoratori dagli uffici. Dall’altro vi è un evidente spreco di soldi pubblici, in quanto i dipendenti infedeli percepiscono stipendi senza lavorare» aggiunge.

Per questo il Codacons, che si costituirà parte offesa nel procedimento, chiede il licenziamento immediato dei “furbetti del cartellino” di Giugliano.

L’associazione chiede anche l’avvio di azioni di recupero delle retribuzioni percepite negli anni dai dipendenti disonesti. Soldi che, secondo il Codacons, dovranno rientrare nelle disponibilità della collettività.