Terremoto, via al recupero della Torre Civica di Amatrice


Lunedì partiranno anche i lavori per la messa in sicurezza del campanile di Sant’Emidio

Le operazioni di recupero della Torre Civica di Amatrice

ROMA – Amatrice, duramente colpita dalle forti scosse di terremoto della sequenza sismica iniziata lo scorso 24 Agosto, riparte anche dal suo patrimonio culturale.

Sono partite infatti le operazioni di messa in sicurezza e recupero della Torre Civica, con il puntellamento della struttura e la rimozione della campana. Al lavoro i tecnici del Ministero dei Beni Culturali, personale della Protezione Civile e Vigili del Fuoco.

Si tratta del primo passo per il ripristino dei monumenti simbolo di Amatrice. Ma non è tutto perché lunedì partirà anche la messa in sicurezza del campanile di Sant’Emidio.

Mercoledì toccherà invece al recupero della chiesa di San Francesco.

Le ultime quattro forti scosse dello scorso 18 Gennaio avevano fatto crollare anche il campanile di Sant’Agostino ad Amatrice.

Intanto nelle aree del Centro Italia colpite dalla sequenza sismica sono quasi 15mila le persone assistite dalla Protezione Civile. La maggior parte (6800) si trova nelle Marche, regione colpita duramente nei giorni scorsi anche dal maltempo.

Altri duemila sfollati si contano in Umbria, quasi 700 nel Lazio e circa 5.400 in Abruzzo.

La popolazione assistita, dopo le scosse di terremoto del 18 gennaio, è aumentata complessivamente di quasi 5mila persone.

Sono più di 11.600 le persone ospitate in alberghi e strutture ricettive, di cui circa 3.300 sul proprio territorio. Altri 8.000 si trovano lungo la costa adriatica e sul lago Trasimeno. Sono invece 560 i cittadini che vivono in container, moduli abitativi prefabbricati rurali emergenziali e camper nel proprio comune.

Altre 2.700 persone sono assistite in palazzetti, centri polivalenti, moduli e appartamenti già realizzati dopo terremoti del passato, in Umbria, Marche e Abruzzo.

Dei quasi 6.800 assistiti nella regione Marche, oltre 1.880 si trovano in strutture ricettive locali e oltre 3.800 negli alberghi della costa adriatica.

In Umbria dei circa 2.000 assistiti, più di 550 persone sono ospitate in strutture ricettive locali e circa 970 negli alberghi della stessa regione e sul lago Trasimeno.

Per quanto riguarda i quasi 700 cittadini del Lazio assistiti direttamente, più di 300 hanno trovato alloggio negli alberghi della costa. Poco più di 200 si trovano presso gli alloggi del piano CASE e MAP messi a disposizione in Abruzzo.

In quest’ultima regione circa 800 persone sono assistite in strutture ricettive locali, oltre 1.300 in strutture distribuite sul territorio. Infine, più di 3.200 si trovano negli alberghi sulla costa.