Rigopiano, il bilancio finale è di 29 vittime


I soccorritori hanno estratto dalla macerie gli ultimi corpi. I sopravvissuti sono 11

Il lavoro incessante dei soccorritori a Rigopiano

ROMA – La slavina che lo scorso 18 Gennaio ha travolto l’hotel Rigopiano a Farindola, in provincia di Pescara, ha ucciso 29 persone.

È il bilancio definitivo della tragedia, aggiornato dopo il recupero degli ultimi corpi rimasti sotto alle macerie.

Nella notte i soccorritori hanno estratto i corpi senza vita delle ultime quattro persone che risultavano ancora disperse.

Si concludono così, dopo oltre una settimana di ricerche ininterrotte, le operazioni di salvataggio al Rigopiano. Le attività di ricerca e soccorso sono andate avanti senza sosta.

Ma da venerdì scorso le speranze di trovare qualcuno ancora in vita sono scese con il passare delle ore e dei giorni.

Il bilancio finale dei sopravvissuti rimane fermo, invece, a 11.

Quando l’hotel Rigopiano è stato travolto da una massa di circa 120mila tonnellate di neve e detriti, all’interno c’erano 40 persone.

Gli ospiti dell’albergo erano 28. Tra loro anche 4 bambini salvati dai soccorritori tra venerdì e sabato. Vigili del Fuoco e Soccorso Alpino nelle stesse ore hanno tratto in salvo anche altre cinque persone.

Erano 12, invece, i dipendenti del Rigopiano, tra cui il titolare Roberto Del Rosso. Giampiero Parete, il cuoco, e il “tuttofare” Fabio Salzetta si erano invece salvati. Quando la valanga si è abbattuta sull’hotel si trovavano all’esterno.

Le prime autopsie sui corpi recuperati al Rigopiano

Intanto come ha spiegato il sostituto procuratore di Pescara, Cristina Tedeschini, le indagini vanno avanti. I reati ipotizzati sono quelli di disastro colposo e omicidio plurimo colposo.

La Procura pescarese in questi giorni ha acquisito materiale utile ai due filoni di inchiesta. Uno riguarda le autorizzazioni e la regolarità nella costruzione del Rigopiano. L’altro si occupa di presunti ritardi e negligenze nella fase di allarme e di primo soccorso.

Elementi utili sono arrivati anche dalle autopsie sui primi sei cadaveri. Hanno evidenziato che alcune delle vittime sono morte all’istante per esclusivo schiacciamento.

Altre hanno perso la vita per un concatenarsi di cause, tra cui ipotermia o asfissia. Altre autopsie saranno effettuate anche oggi quando all’ospedale di Pescara arriveranno gli ultimi corpi estratti.