Attentato Berlino, Europol aveva avvertito del rischio


In un rapporto diffuso il 2 Dicembre non erano esclusi attacchi con veicoli in Europa

I primi soccorsi sul luogo dell’attentato a Berlino

ROMA – La Germania era tra i Paesi a rischio per possibili nuovi attentati di matrice terroristica, anche con l’utilizzo di camion. Il giorno dopo l’attacco ai mercatini di Natale a Berlino torna alla mente l’allerta lanciata pochi giorni fa dall’Europol.

Lo scorso 2 Dicembre, infatti, nel rapporto dal titolo «Cambiamenti nel modus operandi rivisitato dell’Is» l’European counter terrorism centre (Ectc) di Europol aveva avvisato della possibilità di nuovi attacchi terroristici nel Vecchio Continente.

I Paesi più a rischio, secondo il rapporto diffuso dall’Aja, sarebbero quelli che fanno parte della coalizione anti Isis.

Dunque non solo la Francia ma anche Belgio, Olanda, Regno Unito e appunto la Germania.

Nel rapporto di Europol si avvertono gli Stati che i jihadisti hanno adottato nuove tattiche contro obiettivi vulnerabili e facilmente attaccabili.

Il mercatino di Natale di Berlino colpito ieri rientra a pieno titolo tra i cosiddetti “soft targets”.

Ma ciò che fa riflettere ancora di più è il riferimento di Europol a possibili attentati con autoveicoli, come accaduto ieri nella capitale tedesca e come già accaduto lo scorso luglio a Nizza.

Il direttore, Rob Wainwright, sottolineava il 2 Dicembre come non possono infatti essere esclusi attacchi con l’uso di armi ed esplosivi ma anche con veicoli. Attentati preparati con cura o improvvisati, portati a termine anche da “lupi solitari”.

Una descrizione che sembra combaciare con la strage che ha sconvolto Berlino.