Economia circolare, ENEA lancia il suo piano


Competitività, innovazione e sostenibilità ambientale sono le parole chiave

Verso la creazione di una economia circolare made in Italy
Verso la creazione di una economia circolare made in Italy

ROMA – Quattro punti chiave per favorire la transizione verso l’economia circolare, un nuovo modello di sviluppo per l’Italia che coniughi competitività, innovazione e sostenibilità ambientale.

Sono gli elemento alla base del piano d’azione presentato dall’ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Ad illustrarlo è stato il numero uno di ENEA, Federico Testa, al convegno “Innovazione e competitività: la via italiana alla circular economy”.

“ENEA Economia Circolare Il Piano” nasce come un contributo programmatico alla creazione di una economia circolare made in Italy, attraverso un percorso sviluppato in quattro punti.

Al primo posto c’è la creazione di un’Agenzia nazionale per l’uso efficiente delle risorse sull’esempio di Germania, Giappone e Stati Uniti. Al secondo la semplificazione normativa con un focus specifico sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti.

Terzo punto è una sinergia tra pubblica amministrazione, ricerca e imprese. Quarto elemento è il trasferimento di tecnologie per l’innovazione del sistema produttivo nazionale.

«Il nostro Paese è pronto per la transizione verso una economia circolare che garantirebbe una crescita economica sostenibile e nuovi posti di lavoro in chiave green» ha sottolineato Testa.

Solo per l’Italia un modello di sviluppo basato sull’economia circolare potrebbe creare oltre 500 mila nuovi posti di lavoro, con importanti benefici per l’ambiente e il sistema produttivo.

A livello internazionale la Commissione europea stima che l’eco-progettazione, la riduzione della produzione di rifiuti e il loro riutilizzo possono generare risparmi pari a 600 miliardi di euro per le imprese. Possono anche ridurre le emissioni di gas serra di 450 milioni di tonnellate l’anno.