Settimana della cucina italiana: le ricette più taroccate


Dalla carbonara con la panna agli “spaghetti alla bolognese”: all’estero quanti schiaffi alla nostra tradizione

La vera carbonara, uno dei simboli della cucina italiana
La vera carbonara, uno dei simboli della cucina italiana

ROMA – Qualche settimana fa il video della ricetta di una presunta pasta alla carbonara pubblicata in Francia aveva sollevato un’ondata di indignazione nel nostro Paese.

Pasta, panna, e un altro mix di ingredienti buttati tutti insieme in una pentola e poi messi a cuocere. Altro che vera pasta alla carbonara.

Sbaglia, però, chi pensa che quello francese sia un caso isolato. All’estero sono decine i casi di bizzarre versioni delle ricette tradizionali italiane portate in tavola.

Coldiretti elenca qualche esempio: l’abitudine belga di usare la panna al posto del pecorino nella carbonara, quella tedesca di impiegare l’olio di semi nella cotoletta alla milanese.

E ancora: quella olandese di non usare il mascarpone nel tiramisù, fino agli inglesi che vanno pazzi per gli spaghetti alla bolognese, del tutto sconosciuti nella città emiliana.

La Settimana della Cucina italiana nel mondo, che ha preso il via oggi, si spera che possa contribuire a portare nelle tavole dei nostri vicini europei, e più in generale in tutto il globo, il vero Made in Italy.

Intanto, però, è significativo e preoccupante il fatto che uno dei piatti “italiani” più diffuso siano gli spaghetti alla bolognese che spopolano in Inghilterra. Peccato che non esistono nella tradizione nazionale se non nei menù acchiappaturisti.

Un’altra variante molto diffusa spacciata come specialità della cucina italiana è anche la “Pasta with Meatballs”, pasta con le polpette che nessun italiano servirebbe a tavola.

Tra le specialità più “tradite” c’è anche la pasta al pesto proposta con mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli e con il formaggio comune che sostituisce l’immancabile parmigiano reggiano e il pecorino romano.

Nella ricetta tradizionale della costoletta alla milanese invece non possono mancare oltre alla costola di vitello battuta, il pane grattugiato grosso, le uova, il burro, meglio se chiarificato, e il sale. Una ricetta che purtroppo non sempre è rispettata e all’estero non è certo difficile trovare la costoletta alla milanese realizzata con carne di pollo o di maiale o fritta nell’olio di semi.

Praticamente ovunque è poi diffusa la tipica caprese servita con formaggio industriale al posto della mozzarella di bufala o del fiordilatte. Anche la tipica ricetta della pasta alla Norma viene spesso taroccata dalla sostituzione della immancabile ricotta salata con semplice formaggio grattugiato.

E per concludere questo viaggio tra i piatti dell’orrore, il tiramisù. All’estero viene spesso tradito nelle sue componenti caratteristiche: savoiardi, mascarpone e marsala.