Manovra: Commissione Ue “rimanda” l’Italia


Secondo la valutazione di Bruxelles il nostro Paese rischia di sforare il Patto

Moscovici ha assicurato che la Commissione terrà conto delle spese extra per emergenza terremoto e migranti
Moscovici ha assicurato che la Commissione terrà conto delle spese extra per emergenza terremoto e migranti

ROMA – C’è anche l’Italia tra i Paesi dell’Unione europea la cui manovra rischia di non rispettare i vincoli di bilancio imposti da Bruxelles. Lo si legge nelle valutazioni sulle leggi di bilancio degli Stati membri espresse oggi dalla Commissione europea.

In particolare la manovra italiana per il prossimo anno, secondo la Commissione Ue, rischia di non rispettare i requisiti del Patto Ue, perché «potrebbe risultare in una deviazione significativa dall’aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine».

Bruxelles, nel rinviare alla prima parte del 2017 il giudizio definitivo sui conti del nostro Paese, ha inserito l’Italia tra i 13 Paesi con una manovra che presenta squilibri.

Restringendo il campo, inoltre, siamo tra i 6 Paesi che non rispetterebbero il Patto di stabilità Ue. Corrono lo stesso rischio: Belgio, Cipro, Lituania, Slovenia e Finlandia. Per quanto riguarda lo sforamento dei conti pubblici, quello italiano è in cima assieme a Cipro.

Il giudizio della Commissione sull’Italia non entra però nel merito della richiesta del Governo Renzi di tagliare fuori dal Patto lo 0,2% del Pil per l’emergenza migranti e lo 0,2% per la ricostruzione post terremoto.

Subito dopo la diffusione delle valutazioni il Commissario agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, ha assicurato che la Commissione terrà conto delle spese eccezionali per l’emergenza terremoto e per quella dei migranti.

Il premier Renzi, dopo gli attacchi di ieri, oggi ha ribadito la sua netta contrarietà alle politiche di austerity tanto care a Bruxelles: «L’Europa faccia il suo mestiere, che è promuovere la crescita e investire sul futuro, non sulla burocrazia».