Giornata del Risparmio: decalogo Aduc per investitori inesperti


Le regole per tutelare i propri soldi dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

Decalogo Aduc per proteggere i propri risparmi
Decalogo Aduc per proteggere i propri risparmi

ROMA – Oggi si celebra la Giornata del Risparmio, organizzata dall’Acri (Associazione delle Casse di risparmio) e dalle Fondazioni bancarie.

Aduc, l’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, oltre a chiedersi ironicamente se si tratti della «festa dei banchieri o dei risparmiatori?» ha diffuso anche un decalogo per i risparmiatori inesperti. Regole semplici ed efficaci che spiegano come tutelare i propri risparmi e cosa farne se si vuole investire. «Regole che, se seguite, avrebbero evitato ai risparmiatori i problemi drammatici che hanno vissuto» spiega l’Aduc.

1) Chiarirsi le idee su cosa si vuole dai propri soldi. Protezione dall’inflazione per il capitale che si prevede di utilizzare nei prossimi 3-5 anni. O, in alternativa, investimento solo per i soldi che sicuramente non serviranno nei prossimi 3-5 anni.

2) Dichiarare per iscritto all’intermediario finanziario la propria propensione al rischio, abitudini e obiettivi d’investimento. L’Aduc avverte di non barrare mai la casella con la quale si dichiara di non voler fornire queste informazioni. «Anzi è bene integrarle indicando espressamente le tipologie d’investimento che si desidera escludere» sottolinea.

3) Prendere sempre tempo. Non sottoscrivere mai investimenti subito dopo che il venditore (in banca o il promotore finanziario) ha terminato la descrizione. Diffidare sempre dagli investimenti che devono essere compiuti entro una certa data. Richiedere sempre copia di tutta la documentazione (prospetti informativi) e leggerla con calma da soli. Firmare solo dopo aver compreso ogni aspetto della documentazione letta. Se il venditore non vuole fornire questa documentazione escludere a prescindere l’investimento.

4) Investire solo in strumenti finanziari che si sono pienamente compresi leggendo la documentazione. Non fidarsi mai delle cose dette a voce dal venditore e se la documentazione fornita non aiuta a comprendere pienamente l’investimento è meglio non investire. Se si è abbastanza sicuri, ma si tratta di tipologie d’investimento nuove, è meglio investire solo piccole parti del proprio patrimonio finanziario (1 o 2% al massimo). Si può sempre integrare successivamente.

5) Non investire in singoli titoli azionari né in obbligazioni che non siano emesse da Governi affidabili. Si corrono solo dei rischi aggiuntivi che non sono ripagati da adeguati rendimenti medi attesi.

6) Non investire in strumenti non quotati. Questa semplice regola preserva da moltissimi problemi. La quotazione in un mercato finanziario regolamentato non solo offre la liquidabilità dell’investimento, ma preserva anche da tanti strumenti finanziari inutilmente costosi e talvolta poco trasparenti. Qualche esempio? I fondi comuni d’investimento non quotati, le gestioni patrimoniali in quote di fondi, le unit-linked, le varie obbligazioni strutturate.

7) Proteggere il proprio capitale. Per questo si possono utilizzare: titoli di stato a breve termine o indicizzati, buoni postali fruttiferi, conti di deposito ad alta remunerazione (senza costi) e fondi monetari senza commissioni di gestione (o con commissioni di gestione inferiori allo 0,3%). Non utilizzare prodotti finanziari generalmente definiti “a capitale garantito”.

8) Per gli investimenti è meglio utilizzare titoli di stato per la parte obbligazionaria, fondi comuni indicizzati o (meglio) ETF per la componente azionaria. Le proporzioni dipendono dal proprio profilo d’investitore, meno esperienza si ha e meno componente azionaria si deve inserire in portafoglio.

9) Per accantonare risparmi non utilizzare polizze vita (sono inutilmente costose). I PAC sono una buona soluzione a patto che prevedano basse commissioni di ingresso (se non nulle) e di gestione. È comunque preferibile diminuire la frequenza dell’investimento (trimestrale, invece che mensile) ed investire direttamente in titoli (obbligazioni o ETF). L’investimento rateizzato (specialmente per la componente azionaria) è un’ottima forma di investimento.

10) Attenzione alla consulenza. L’Aduc afferma che è meglio non pensare di ricevere consulenza dai funzionari bancari o dai promotori finanziari: la loro funzione principale è quella di vendere prodotti finanziari. Sono in conflitto d’interesse e possono, al massimo, fornire consulenza strumentale alla vendita dei prodotti. Dal Novembre 2007 è stata regolamentata la figura del consulente finanziario indipendente. Se si dispone di un capitale finanziario ingente e non si vuole fare da soli, meglio affidarsi ad un professionista pagato direttamente dall’investitore che a soggetti in palese conflitto d’interesse.