“Giungla” di Calais: al via lo sgombero


Operazione partita stamani: già mille migranti hanno lasciato il campo

La "giungla" di Calais vista dall'alto (foto Twitter)
La “giungla” di Calais vista dall’alto (foto Twitter)

ROMA – Sono partiti stamani all’alba i primi autobus con a bordo i migranti che fino a poche ore prima avevano fatto della “giungla” di Calais la loro sistemazione provvisoria.

Una situazione diventata ormai insostenibile, quella sul canale della Manica, che ha spinto le autorità francesi e inglesi a trovare un’intesa per la chiusura del campo improvvisato dove in pochi mesi hanno trovato riparo almeno 6500 migranti.

Accordo per il quale nei giorni scorsi le organizzazioni umanitarie avevano espresso la propria soddisfazione dopo settimane di caos ed episodi gravi, come lo stupro di una traduttrice afghana che aveva accompagnato a Calais un reporter di una tv francese.

Lo sgombero della “giungla” di Calais è iniziato senza incidenti e in un clima tranquillo, come ha spiegato il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve.

A sorvegliare le operazioni ci sono oltre mille poliziotti che sono stati mobilitati per garantire la sicurezza nell’area.

Donne, uomini e bambini sono partiti dunque verso i 280 centri di accoglienza sparsi in tutta la Francia, ad eccezione della Corsica e dell’Ile-de-France.

L’obiettivo della autorità è di trovare una sistemazione, in questi primi giorni di sgombero, ad almeno 2500 persone sulle oltre seimila del campo.

Come ha affermato Didier Leschi, direttore generale dell’Ufficio francese dell’Immigrazione e dell’Integrazione, ammontano a mille i migranti che oggi hanno lasciato Calais. Le operazioni dovrebbero durare per almeno una settimana.