Catturato il super latitante Antonio Pelle


L’uomo era ricercato dal 2011: si nascondeva in un bunker a Bovalino

Nella foto della Polizia di Stato il boss Antonio Pelle
Nella foto della Polizia di Stato il boss Antonio Pelle

ROMA – È finita oggi la latitanza bis di Antonio Pelle, il boss della ‘Ndrangheta a cui gli uomini della Squadra Mobile e dello Sco di Reggio Calabria davano la caccia da cinque anni.

Considerato tra i cento latitanti più pericolosi e ricercati d’Europa e in procinto di entrare nella top ten, Pelle era stato arrestato già una prima volta.

Ma il 15 settembre 2011, mentre si trovava in ospedale a Locri per problemi di salute, in regime di arresti domiciliari, era riuscito ad evadere e a rendersi irreperibile.

Gli uomini della Squadra mobile di Reggio Calabria, del Servizio centrale operativo e della Polizia scientifica del capoluogo calabrese hanno rintracciato Pelle a Ricciolio di Benestare, una frazione del comune di Bovalino, in provincia di Reggio Calabria.

L’uomo era nascosto in un’intercapedine muraria ricavata nella casa di famiglia. Pelle deve scontare 20 anni di carcere a seguito di sentenza definitiva per associazione di stampo mafioso e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il super latitante è ritenuto al vertice dell’omonima cosca che si contrappone nella provincia di Reggio Calabria alla cosca Nirta-Strangio.

Tra quest’ultima cosca e la cosca Pelle-Vottari è in corso un faida culminata con la strage di Duisburg del 15 agosto 2007, dove furono assassinate sei persone.