Bayer e Monsanto: nozze…col glifosato


La casa farmaceutica tedesca ha annunciato l’acquisizione dell’azienda americana

Monsanto passa in mano della tedesca Bayer
Monsanto passa in mano della tedesca Bayer

ROMA – Sono nozze d’oro, a leggere le cifre dell’accordo, quelle tra il colosso farmaceutico tedesco Bayer e la Monsanto, l’azienda americana produttrice di pesticidi e mais OGM, geneticamente modificato.

Mentre l’Europa tentenna sull’uso dei pesticidi come il glifosato, punta di diamante della produzione della Monsanto, Bayer ha comunicato la chiusura della trattativa per l’acquisto della società a stelle e strisce.

Prezzo concordato: 128 dollari ad azione, pari a circa 114 euro, per un affare complessivo che sfiora i 59 miliardi di euro. Cifre spropositate, secondo diversi analisti, che mettono in evidenza come Bayer abbia pagato troppo le azioni della neo proprietà.

Come riporta l’agenzia Reuters, gli azionisti Monsanto hanno ottenuto un premio del 44% rispetto al prezzo di chiusura del titolo lo scorso 9 maggio, alla vigilia dell’annuncio dell’offerta. «L’accordo mette assieme due attività diverse ma molto complementari» ha spiegato la Bayer in una nota.

L’acquisto della Monsanto da parte della casa farmaceutica diventata famosa per l’aspirina non è andata giù alle associazioni ambientaliste, che da tempo combattono l’azienda americana.

Per la Ong “Campact”, citata dal quotidiano francese Liberation, la fusione tra i due colossi significa un aumento considerevole dell’utilizzo di glifosato nelle campagne e un ulteriore sviluppo delle colture geneticamente modificate.

Ora l’ultima parola spetterà all’Antitrust che dovrà dare il via libera l’accordo: le due società sono arrivate ad un accordo per un indennizzo da due miliardi di dollari in caso la transazione riceva il “no” per questioni legate alla concorrenza.

La firma definitiva sul contratto è attesa invece entro la fine del 2017, come spiega il gruppo tedesco in una nota.