Chiara Raggi torna con il nuovo album “Zénta”


“Zénta”, il nuovo album di inediti di Chiara Raggi, in uscita sulle piattaforme giovedì 15 gennaio 2026 per Musica di Seta

chiara raggi

Zénta è il nuovo album di inediti di Chiara Raggi, in uscita il 15 gennaio 2026 per Musica di Seta. L’album è interamente in dialetto santarcangiolese, vernacolo romagnolo che si è sviluppato nel paese di Santarcangelo di Romagna ed è scritto a quattro mani con la poetessa Annalisa Teodorani che è anche ospite con la sua voce ed alcune poesie.

Zénta significa Gente. In questo nuovo lavoro discografico ci sono tante persone, personaggi, storie, destini, speranze e sofferenze. Tra schermi e passi distratti, c’è la gente che cerca ancora un varco nel cielo, di respiro, di luce.

Tutte le composizioni ruotano intorno al tema del “lasciare andare”: una sorta di studio sulla sollevazione, un’indagine sull’arte di abbandonarsi al destino. Si lasciano andare luoghi comuni che ancora aleggiano intorno, sopra e dentro le donne; si lascia andare chi muore e non si rivedrà più; ci si lascia andare allo stupore per tornare bambini e recuperare uno sguardo puro, semplice sul mondo; ci si lascia andare alla propria natura, ci si arrende alla vita che si è scelta. Zénta è un insieme di storie e di domande, alcune di queste trovano risposte nei ricordi, nella memoria.

Il grande dialetto Santarcangiolese è famoso per la sua originalità e per l’utilizzo dei dittonghi che rappresentano una parte fondamentale della sua struttura fonetica e che lo rendono unico tra i dialetti romagnoli; è protagonista delle poesie di Tonino Guerra, Raffaello Baldini, Gianni Fucci, Nino Pedretti, Annalisa Teodorani stessa, per citarne alcuni.

Chiara Raggi, riminese dal lato materno e santarcangiolese da quello paterno, grazie all’incontro con Teodorani, affonda le mani nelle sue radici familiari, nei suoni che hanno accompagnato la sua infanzia e ci si riconosce perché il dialetto non è solo un modo di parlare, una scelta linguistica per lei: è un modo di essere, è tornare alle radici del proprio sentire per ricongiungersi ad una parte di sé che non ha mai imparato a fingere. Il dialetto per Raggi diventa corpo sonoro: non nasce per essere elegante, nasce per essere vivo. Sulla scia di questo pensiero, le musiche composte dalla cantautrice corrono lungo il doppio filo della melodia in primo piano e della semplicità perché ciò che è essenziale resta, come un gesto interiore, come i ricordi.

Raggi ha affidato la produzione di questo nuovo lavoro discografico a Gianluca Morelli (LandLord, Collettivo Frontera) ed insieme ci propongono un impianto sonoro che abita questo tempo, scardinando l’utilizzo del dialetto associato al folk e al popolare, e proponendo un lavoro organico, sognante e colorato. Come il vernacolo ridà spessore emotivo al presente, così le sonorità imbastite da Morelli portano una nuova luce e una nuova visione al dialetto. Le chitarre di Raggi si fondono con synth, loop ritmici, suoni costruiti ad hoc per ogni brano, portando la musicista a mescolare gli studi classici con nuovi elementi musicali ed esplorare nuove parti di sé. Insieme a loro, il pianoforte e i synth di Enrico Giannini, cantautore e musicista riminese.

Oltre alla presenza di Teodorani, ci sono ospiti il cantautore e musicista Massimo Marches alla chitarra, il cantautore Daniele Maggioli alla voce, il fisarmonicista Stefano Zambardino e la Banda 21 Rulli, la prima banda inclusiva della Romagna diretta da Marco “Kino” Capelli.

Sono felice di questo nuovo album come una bimba che si sveglia a Natale per scartare i pacchetti sotto l’albero – dice Chiara Raggi. Queste canzoni sono un regalo che mi sono fatta insieme ad Annalisa Teodorani, sono la possibilità di guardarmi dentro con occhi nuovi e di darmi nuove possibilità. Zénta mi connette intimamente a mio padre, alla storia della mia famiglia – in paese i Raggi sono “i Ribuglioun”, coloro che si ribellano – e in questo viaggio musicale mi sono ribellata fortemente in primis a me stessa, all’idea di dover fare tutto da sola, di dover tenere tutto sotto controllo. “Lasciarmi andare” alle parole di Annalisa, alle proposte musicali di Gianluca Morelli, alle sensibilità differenti dei musicisti ospiti è stato terapeutico ed entusiasmante. Mi sono liberata da alcuni schemi che cominciavano a starmi stretti e la mia voce, in questo album, canta con fierezza questa nuova conquista. Dopotutto, la composizione di queste canzoni e la loro lavorazione è coincisa con la nascita e il primo anno di mia figlia, cui l’album è dedicato. Non c’è un momento più sconquassante, di rottura e, allo stesso tempo, di potenza che questo per me: mettere al mondo una vita e farle spazio; qualcuno diverso da sé mette in discussione tutte le certezze e incammina sulla costruzione di nuove consapevolezze. Quando la terra trema ci si deve aggrappare a qualcosa di certo, di sicuro; per me è stata salvifica la famiglia, il riappropriarmi di una lingua che mi appartiene nelle viscere, rimanendo ancorata alla musica che mi racconta da che ne ho memoria. Questo album è parte integrante della mia rinascita come donna, come musicista, come madre.”

ZÉNTA

TRACKLIST 

1.⁠ ⁠ANTRÈDA

2.⁠ ⁠LÀSA ANDÈ feat. Annalisa Teodorani

3.⁠ ⁠ARIA DA NÒIVA feat. Annalisa Teodorani e Stefano Zambardino

4.⁠ ⁠DÒ T CI? feat. Annalisa Teodorani e Massimo Marches

5.⁠ ⁠LA MATÌRIA feat. Annalisa Teodorani

6.⁠ ⁠MÈR AMÓIGH  feat. Annalisa Teodorani

7.⁠ ⁠TA T’ARCÓRD

8.⁠ ⁠NINANÀNA PER UNA BURDÈLA feat. Annalisa Teodorani

9.⁠ ⁠VÒULA feat. Annalisa Teodorani, Daniele Maggioli e Banda 21Rulli