Torna Epoca22: il nuovo EP “Dicembre” è un rito di passaggio


Gli Epoca22 presentano Dicembre, il nuovo EP che unisce post-punk, new wave e shoegaze in un racconto emotivo scandito da lutto e amore

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Gli Epoca22 presentano Dicembre, il nuovo EP che unisce post-punk, new wave e shoegaze in un racconto emotivo scandito da lutto e amore: sentimenti e ferite si rompono e si riassemblano, mai uguali a prima, a conferma del fatto che il cuore sopravvive persino agli inverni più bui.

Dicembre affonda le radici nella separazione e nella sua capacità di riscrivere l’identità di chi la attraversa. Non è solo una storia di lutto, ma di sopravvivenza: il freddo non congela tutto, qualcosa batte ancora. Gli Epoca22 osservano l’essere umano nel momento in cui il dolore diventa struttura, in cui il tempo non guarisce, ma permette di riconoscere ciò che è rimasto. L’EP affronta a viso aperto il vuoto che segue la perdita, mostrando che ogni fine porta con sé una rinascita, seppur imperfetta.

Le sonorità sono ruvide, saturate, stridono in uno spazio vuoto. I riverberi costruiscono un ambiente dilatato quasi rituale in cui i bassi circolari scandiscono una corsa immobile. Le chitarre, ricche di fuzz, aprono spiragli di luce nella nebbia emotiva che cosparge del brano. Il testo frantuma pensieri, memorie e immagini, decostruendo fedelmente le modalità con cui la mente brancola nella perdita. Le influenze post-punk e new wave si intrecciano in abissi shoegaze, per una traiettoria sonora che valorizza le sue crepe.

L’EP è composto da 4 brani: DICEMBRE è il rumore dell’assenza, un tentativo estremo di restare vivi anche quando il cuore è sommerso dal gelo. È il brano che apre le porte dell’inverno emotivo e che non lascia scampo. AGOSTO è un’estate che non è, ma non scalda. TU DICI è la fase della consapevolezza in cui l’altro viene demolito e ricordato solo tra le maglie del disincanto. È il momento in cui si riconosce che la fine è inevitabile. Il brano di chiusura è NON C’È PIÙ POSTO, una live version catartica in cui l’energia della performance restituisce corpo e dignità a un cuore lacerato.