Tito Pavan esce con il nuovo singolo All the world is green, ballad dalle atmosfere fumose e jazzy, caratterizzato dalle liriche garbate e malinconiche unite ad una chitarra solista
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Tito Pavan esce con il nuovo singolo All the world is green, ballad dalle atmosfere fumose e jazzy, caratterizzato dalle liriche garbate e malinconiche unite ad una chitarra solista che puntella con dolcezza la narrazione, vera cifra artistica del cantautore veneto.
A corredo, anche questa volta, un videoclip firmato dallo stesso Tito Pavan.
All the world is green esce su tutti gli stores digitali per Soyuz.
“La figura di Cesare Pavese mi ha sempre affascinato, per vari motivi; geniale autore di vari generi, dal romanzo alla poesia, passando per le traduzioni di capolavori assoluti, lo scrittore vive una vita particolare, in cui sembra essere spesso fuori posto o fuori contesto, sia dal punto di vista sociale che sentimentale. Le sue disadorne fortune e il cupo disincanto lo porteranno ad un gesto estremo, senza appello.
Mentre cercavo di trovare una chiave per raccontare di lui in forma di canzone, e con una prospettiva personale, mi è capitato di riascoltare un brano di Tom Waits, dal titolo “All the world is green“, in cui il protagonista disincantato di fronte alla prossima separazione dalla moglie, dice che si potrebbe fingere che tutto vada bene, che appunto “all the world is green”.
Ecco quindi apparirmi un inedito accostamento fra queste due figure così distanti, ma entrambe così profonde e affascinanti. Effettivamente, ho pensato, nessuno deve aver mai detto a Pavese che “all the world is green“, e cioè che nonostante le difficoltà tutto potrebbe funzionare, tutto potrebbe andare bene.
È questo il concetto alla base della mia canzone: davanti alle mille difficoltà della vita, una parola di conforto e la vicinanza di qualcuno potrebbero davvero fare la differenza. Anche se fossero soltanto un modo per ingannare la verità”.
Voglia essere quindi questo il mio augurio: “Che le rose fioriscano sul tuo sentiero”, come salutava Pavese alla fine di una sua lettera.