“Watch yourself” è la nuova canzone dei The Junction


Con un groove pesante e teso, Watch Yourself dei The Junction è un brano che vuole fondere la ruvidità post-hardcore dei Fugazi con le atmosfere estatiche e abrasive dei Sonic Youth

the junction

Con un groove pesante e teso, Watch Yourself è un brano che vuole fondere la ruvidità post-hardcore dei Fugazi con le atmosfere estatiche e abrasive dei Sonic Youth, costruito attorno a un giro di basso pulsante di ispirazione noise rock (Girls Against BoysNomeansno).

Il testo segue un protagonista che si isola in bagno per sfuggire agli sguardi reali, cercando invece connessione e attenzione attraverso lo schermo.

Il mantra “Watch yourself in the bathroom” diventa un ritornello inquieto su desiderio, distanza e intimità nascosta. Spinto da chitarre taglienti, ritmi scavati e un crescendo ipnotico, il brano accentua la tensione tra vulnerabilità ed esibizione, tra ciò che proviamo a nascondere e ciò che scegliamo di mostrare.

Watch Yourself esce per Dischi Soviet Studio su tutte le piattaforme digitali mercoledì 17 Dicembre.

The Junction sono un power trio della zona di Padova, formato da Marco Simioni (chitarra e voce), Alessandro Maroso (basso e cori) e Francesco Reffo (batteria e voce).

Suonano indie rock con attitudine punk, venature noise pop e piglio garage.

Venerano in particolare il rock, il noise e l’alternative degli anni ‘80/’90 (Sonic YouthPixiesPavementBrainiacMission Of BurmaBuilt To Spill e tanti altri), il post-punk (Gang Of FourThe FallThe Slits ecc.) e le loro evoluzioni più recenti.

Adorano stare sul palco, sentire e trasmettere le vibrazioni dei loro strumenti che percuotono con amore.

La band ha pubblicato finora 3 LP, vari singoli ed EP in collaborazione con Dischi Soviet Studio, e ha all’attivo centinaia di concerti in Italia e all’estero (tour in Francia, Germania, UK, Svizzera e Austria).

Nuova musica è in corso di pubblicazione, a partire da giugno 2025, e porterà al nuovo album previsto per l’inizio del 2026.

Watch Yourself è stata scritta, arrangiata e suonata da Marco Simioni, Alessandro Maroso e Francesco Reffo.