I bambini della famiglia nel bosco resteranno nella struttura protetta: lo ha deciso il Tribunale per i minorenni dell’Aquila. La psicologa avrà quattro mesi per valutare la situazione familiare
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Il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha deciso: i bambini della famiglia che viveva nel bosco resteranno nella struttura protetta. Prima di qualsiasi ipotesi di rientro con i genitori sarà necessaria una perizia approfondita, affidata alla psicologa Simona Ceccoli, che avrà quattro mesi per valutare la situazione familiare.
I giudici hanno messo nero su bianco diversi punti critici. Tra questi, l’assenza delle autorizzazioni necessarie per le modifiche all’abitazione indicata dai genitori come possibile soluzione alternativa. Un elemento che ha ridimensionato una delle principali argomentazioni della difesa. Anche l’ipotesi del trasferimento in un nuovo casolare è apparsa fragile: in passato, infatti, la coppia si era resa irreperibile dopo l’avvio di accertamenti da parte dei servizi sociali.
Al centro della decisione resta soprattutto la tutela dei minori. Il tribunale ha evidenziato il rischio di una lesione del diritto all’istruzione, in particolare per la figlia più grande, e ha disposto una “indagine personologica e psicodiagnostica” su genitori e figli. La decisione è stata assunta dal collegio presieduto da Cecilia Angrisano.
Non sarà un Natale di ricongiungimento. Tuttavia, giovedì 25 è previsto un giorno di visita: il padre, Nathan Trevallion, potrà incontrare i bambini nella casa famiglia di Vasto. È probabile che gli venga consentito di trascorrere con loro anche il pranzo, all’interno della struttura.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)