Dermatite atopica, efficacia real-world di upadacitinib indipendente da precedente esposizione a terapie sistemiche
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Nei pazienti con dermatite atopica da moderata a grave, il trattamento con upadacitinib in un contesto reale ha dimostrato di ridurre precocemente ed efficacemente i segni e i sintomi della malattia, sia nei soggetti naïve che in quelli con precedente esposizione a terapie sistemiche avanzate. Sono i risultati dello studio SCALE-UP presentati alla Fall Clinical Dermatology Conference 2025.
In questa analisi real-world, derivata dallo studio SCALE-UP, i ricercatori guidati da Jonathan Silverberg, professore associato di Dermatologia presso la George Washington University School of Medicine and Health Sciences, hanno valutato le risposte di pazienti adulti con dermatite atopica moderata-grave al trattamento con upadacitinib, considerando in particolare se i soggetti avessero già utilizzato terapie sistemiche avanzate (AST).
La dermatite atopica, malattia infiammatoria cronica della pelle caratterizzata da prurito persistente e lesioni eczematose ricorrenti, ha un impatto rilevante e unico sulla qualità di vita dei pazienti. Anche se upadacitinib, un inibitore selettivo di JAK-1 approvato per la malattia moderata-grave, si è dimostrato efficace e sicuro in studi controllati precedenti, i pazienti già trattati con biologici o piccole molecole sistemiche sono stati sottorappresentati negli studi, hanno premesso gli autori.
Valutazione di upadacitinib con e senza precedente esposizione a terapie sistemiche avanzate
Lo studio è stato progettato per valutare l’efficacia del trattamento in un contesto reale, confrontando gli esiti tra pazienti con e senza precedente esposizione a farmaci come dupilumab, abrocitinib o tralokinumab. SCALE-UP è stato condotto come studio osservazionale basato su questionari rivolti a soggetti adulti negli Stati Uniti, già coinvolti in un programma di supporto ai pazienti e trattati con upadacitinib per un periodo compreso tra almeno 2 mesi e fino a 12 mesi.
I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi, AST-naïve e AST-experienced, sulla base della loro storia terapeutica auto-riportata. L’analisi ha preso in considerazione diversi endpoint centrati sul paziente, tra cui la percentuale di soggetti che raggiungeva un livello minimo di prurito, definito da un punteggio di 0 o 1 nella scala numerica del peggior prurito (WP-NRS 0/1), e la percentuale con una clearance cutanea quasi completa, indicata da un coinvolgimento della superficie corporea pari o inferiore al 2% (BSA ≤ 2%).
Sono stati inoltre valutati gli effetti sulla qualità del sonno in base al raggiungimento del punteggio di 0/1 nel Patient Global Impression of Sleep Disturbance due to Atopic Dermatitis (PGI Sleep AD) e sulla qualità di vita attraverso il punteggio Dermatology Life Quality Index (DLQI) pari a 0 o 1. Ai partecipanti è stato chiesto anche quanto rapidamente avessero percepito miglioramenti nel prurito e nei sintomi cutanei.
Upadacitinib migliora segni e sintomi della dermatite atopica
L’analisi ha incluso 65 soggetti AST-naïve, oltre la metà dei quali trattati con upadacitinib per più di 6 mesi, e 159 pazienti AST-experienced, con il 49,0% trattato per lo stesso periodo. In entrambi i gruppi sono stati osservati benefici clinici significativi.
Un livello minimo di prurito è stato riportato dal 56,9% dei pazienti naïve e dal 54,1% di quelli con precedente esposizione terapeutica. Gli esiti relativi alla clearance cutanea sono risultati altrettanto rilevanti, con il 72,3% dei soggetti naïve e il 65,4% degli experienced che hanno raggiunto un punteggio BSA (Body Surface Area) ≤2%. Più della metà dei partecipanti naïve (52,3%) e il 42,8% degli experienced ha ottenuto contemporaneamente prurito minimo e cute quasi completamente libera da lesioni.
Nella valutazione della qualità di vita i miglioramenti sono stati più marcati nel gruppo naïve, con il 50,8% di questi ultimi senza impatto della malattia rispetto al 37,7% degli experienced.
Circa due terzi dei pazienti di entrambi i gruppi hanno riportato un rapido sollievo dai sintomi, con il 66,5% dei naïve e il 65,1% degli experienced che hanno segnalato riduzioni del prurito entro le prime 24 ore dall’inizio del trattamento con upadacitinib.
Gli esiti legati al sonno sono stati positivi, con l’89,2% dei naïve e l’82,4% degli experienced che hanno descritto assenza o quasi assenza di disturbi del sonno dovuti alla malattia cutanea.
Il miglioramento cutaneo è stato percepito rapidamente, con il 35,6% dei pazienti naïve e il 31,3% degli experienced hanno riportato miglioramenti entro 3 giorni, mentre rispettivamente il 67,8% e il 68,8% hanno ottenuto tali benefici entro una settimana.
In sintesi, nel complesso i pazienti trattati con upadacitinib in questo contesto reale, indipendentemente dall’uso precedente di farmaci sistemici, hanno riportato benefici rapidi e significativi in termini di prurito, manifestazioni cutanee, qualità di vita e sonno.
Referenze
Silverberg J, Calimlim B, Bunick C. Patients With Atopic Dermatitis Reported Rapid and Optimal Real‐World Effectiveness With Upadacitinib: SCALE‐UP Study Results by Prior Treatment. Poster presented at the 2025 Fall Clinical Dermatology Conference, Las Vegas, Nevada, Oct 23-26, 2025.