Manovra, il governo riformula il nodo pensioni ma la Lega non ci sta. Giorgetti assicura: “I requisiti per la pensione non aumenteranno”
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Depositata in commissione Bilancio la riformulazione del governo che interviene sul nodo pensioni. Il testo sopprime la parte relativa al riscatto della laurea ma non, secondo quanto si apprende, sull’allungamento dell’età pensionabile. “Non siamo assolutamente contenti- dice il relatore della Lega alla manovra, Claudio Borghi- e questo sarà oggetto del colloquio con il governo. E’ un passo nella giusta direzione aver tolto la parte sul riscatto della laurea ma c’è la questione delle finestre ed è opportuno non dare segnali che possono essere equivocabili. Chiederemo al Governo una riformulazione differente”.
GIORGETTI: NON AUMENTERANNO I REQUISITI PER LA PENSIONE
“Non era e non è certamente nostra intenzione di aumentare i requisiti pensionistici“. Lo dice il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, a margine dell’informativa urgente su Mps a chi gli chiede delle norme in manovra. Quando gli viene chiesto come risponde a chi osserva che il centrodestra doveva abolire la Fornero e invece state aumentando i mesi, il titolare dell’Economia replica: “Ma infatti non stiamo aumentando. Stia tranquillo, non aumenteranno”.
GIORGETTI: RIFORMULATA NORMA RISCATTO LAUREA, SALVI DIRITTI ACQUISITI
L’emendamento sui riscatti di laurea a fini pensionistici “è già riformulato, credo che sia stato depositato in questi minuti, in queste ore. Poi adesso vediamo come si sviluppa”, dice il ministro dell’Economia e delle Finanze. Sui riscatti, aggiunge, “sono stati tenuti indenni tutti coloro che hanno fatto il riscatto fino adesso, quindi sono stati salvati i cosiddetti ‘diritti acquisiti’. Per il futuro uno potrà riscattare, ma saprà che quello che versa aumenterà la pensione che riceverà, ma non inciderà rispetto alla data di pensionamento. Semplicemente questa è una logica puramente assicurativa, come ogni investimento in un fondo previdenziale. Però adesso vediamo cosa dice il Parlamento, perché questi chiaramente sono emendamenti dei relatori, del Governo, e poi c’è una dinamica parlamentare. L’argomento, come noto, è di grande interesse, quindi non era e non è certamente nostra intenzione di aumentare i requisiti pensionistici”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)