Sgomberata l’Askatasuna a Torino, Piantedosi: “Segnale chiaro, non c’è spazio per la violenza”. I militanti: “L’Aska non si tocca, pagherete caro”
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Non c’è stato neanche il tempo di far girare l’allarme sui social, chiamando a raccolta gli antagonisti per provare a impedirlo, che il ministro dell’Interno Piantedosi ha annunciato l’avvenuto sgombero del centro sociale Askatasuna di Torino, che da 30 anni occupava lo stabile in corso Regina Margherita 47. “Sgomberato il centro sociale Askatasuna di Torino- ha affermato Piantedosi-. Dallo Stato un segnale chiaro: non ci deve essere spazio per la violenza nel nostro Paese”.
La Polizia, al centro sociale, era arrivata questa mattina all’alba. Prestissimo. Con un numero imponente di agenti (ne erano arrivati 300 apposta ieri a Torino, da tutta Italia). Inizialmente si è parlato di “operazione di polizia” all’Askatasuna e di perquisizioni nello stabile occupato dal 1996, oltre che in alcune abitazioni di militanti legati al centro sociale. Ma poi è cominciata, immediatamente, a circolare la parola sgombero. Ne hanno parlato gli attivisti, che hanno tentato una chiamata alle armi sui social: “È in atto lo sgombero dell’Aska, hanno chiuso l’acqua e stanno murando all’interno. Accorrete al presidio solidale”. E poi ne ha parlato il sindacato di Polizia Coisp, spiegando l’arrivo in forza degli agenti ieri a Torino e spiegando che la Polizia era “pronta” a eseguire lo sgombero.
Del resto, non tirava una bella aria. Soprattutto dopo le parole del sindaco Stefano Lo Russo che ha annunciato “la fine della collaborazione” con il centro sociale (dopo i gravi fatti dell’attacco alla sede de La Stampa) e il mancato rispetto del ‘patto‘ siglato da Askatasuna con il Comune.
I MILITANTI IN PRESIDIO “PERMANENTE”: “PAGHERETE CARO”
Gli attivisti, a cose fatte, si sono comunque radunati davanti alla sede storica del centro sociale (il tam tam circolava da ore sui social) e hanno dato vita a un presidio, annunciando che si tratterà di un presidio “permanente“. E si dicono pronti a reagire: “L’Aska non si tocca, pagherete caro, pagherete tutto“. È il coro che si alza dalla manifestazione in corso di fronte alla sede del centro sociale Askatasuna, a Torino, dove i militanti hanno convocato un presidio permanente.
I MILITANTI: “TENTATIVO DI COLPIRE IL MOVIMENTO PER LA PALESTINA DAL GOVERNO MELONI”
“Continua il presidio permanente davanti all’Askatasuna che andrà avanti per tutta la giornata– hanno aggiunto-. Il tentativo di colpire il movimento per la Palestina è chiaro, arriva direttamente dal governo Meloni. Non saranno perquisizioni o sgomberi a fermare chi lotta, oggi appuntamento per una manifestazione di solidarietà alle 18 in corso Regina Margherita 47″. Sui social qualcuno degli attivisti ha scritto: “Il sequestro in atto da stamattina presto è ancora in corso, è possibile lo sgombero. Accorrete numerosi al presidio in solidarietà“.
COISP: “FORZE ORDINE PRONTE A OPERARE SGOMBERO“
“Quanto sta accadendo in queste ore ad Askatasuna a Torino non è una semplice perquisizione: lo Stato ha deciso di passare all’azione in modo deciso e concreto“. Lo dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
IERI ARRIVATI 300 POLIZIOTTI A TORINO
“A seguito dell’indegno assalto alla redazione de La Stampa- aggiunge- e delle gravi violenze che hanno caratterizzato alcune delle manifestazioni degli ultimi mesi, ieri sono stati inviati in rinforzo a Torino oltre 300 poliziotti dei reparti mobili per sostenere l’azione delle forze dell’ordine sul posto. Non si tratta solo di una perquisizione dei locali e delle abitazioni: le autorità competenti sono pronte ad attuare lo sgombero dello stabile occupato, se necessario, per ristabilire legalità e ordine in una situazione che ha superato ogni limite tollerabile. Esprimiamo il nostro plauso al ministro dell’Interno Piantedosi, al Capo della Polizia Pisani e alla Procura della Repubblica di Torino per la determinazione con cui si stanno contrastando metodi violenti e intimidatori che nulla hanno a che fare con la legittima espressione delle idee. Questo intervento è un segnale chiaro: la violenza antagonista non troverà spazio né impunità nel nostro Paese”.
IL SINDACO LO RUSSO: “FINE DELLA COLLABORAZIONE CON IL CENTRO SOCIALE”
“In questo contesto la Prefettura ha comunicato alla Città l’accertamento della violazione delle prescrizioni relative all’interdizione all’accesso ai locali di corso Regina Margherita 47. Tale situazione configura un mancato rispetto delle condizioni del patto di collaborazione che pertanto è cessato, come comunicato ai proponenti”, ha fatto sapere il sindaco Stefano Lo Russo in una nota, annunciando la fine della collaborazione con il centro sociale. Come riporta Repubblica, la Giunta comunale di Torino lo scorso 18 marzo aveva approvato il rinnovo del patto di collaborazione per la trasformazione del centro sociale Askatasuna in bene comune. “Un comitato di garanti- scrive il quotidiano- si era fatto carico di un progetto sui beni comuni, con la previsione di attività da svolgere al piano terra, mentre gli altri tre piani dell’edificio erano stati dichiarati inagibili e tra le clausole per il mantenimento del patto c’era proprio il divieto di utilizzare gli altri piani della palazzina. Un divieto che però non è stato rispettato”.
SALVINI COMMENTA LO SGOMBERO: “FUORI!”
“Fuori!!!”. È il commento su X del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini dopo lo sgombero del centro sociale torinese Askatasuna.
MONTARULI (FDI): “FINALMENTE LO SGOMBERO, NIENTE PIÙ COVO”
“Finalmente lo sgombero di Askatasuna. Grazie al Ministro Piantedosi e al Governo Meloni i professionisti della violenza non avranno più il loro covo che qualcuno voleva addirittura sanare”. Lo scrive sui social la deputata Fdi Augusta Montaruli.
“Le luci accese ogni notte e il continuo attivismo da noi denunciato ancora due giorni- aggiunge- fa erano la prova di una beffa, oltre al danno già arrecato con i continui assalti e aggressioni di ultimo nei confronti del quotidiano La Stampa. Siamo orgogliosi di essere andati fino in fondo senza farci intimorire e cedere al racconto della sinistra in primn corso dall’alba di oggi un’operazione di polizia al centro sociale Askatasuna di Torino, in corso Regina Margherita 47.is del Sindaco e senza arrenderci mai. Andiamo e andremo avanti su questa strada”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)