A scuola canto di Natale laico senza le parole “buon Gesù”, la Regione Emilia-Romagna respinge le critiche. L’amministrazione difende la scelta. Interrogazione del consigliere Fdi Alessandro Aragona
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Il caso del canto di Natale modificato in una scuola elementare di Reggio Emilia finisce sul tavolo della Regione Emilia-Romagna. Che non osteggia la scelta dell’istituto, anzi.
“La laicità della scuola non coincide con la cancellazione delle tradizioni”, afferma l’assessora regionale alla Scuola, Isabella Conti, rispondendo oggi in Assemblea legislativa all’interrogazione del consigliere Fdi Alessandro Aragona.
Per il meloniano, la decisione della scuola di togliere le parole “buon Gesù” per sostituirle con “frasi neutre” è il “frutto di una deriva ideologica, che cancella elementi della nostra tradizione in nome di una presunta inclusività”.
Secondo Aragona si tratta anche di una scelta “che non rispecchia le linee educative nazionali”. Per questo il consigliere Fdi chiede alla Regione di “vigilare sulle attività educative nelle scuole comunali, garantendo il rispetto delle tradizioni senza cedere a pressioni ideologiche”.
Conti, dal canto suo, ricorda che l’ente di viale Aldo Moro non ha nè competenze nè strumenti di intervento sulle autonomie scolastiche. Detto questo, l’assessora aggiunge: “La Regione Emilia-Romagna riconosce il valore delle tradizioni culturali e religiose che fanno parte della storia del nostro Paese e, nello stesso tempo, ribadiamo che la scuola certamente deve essere un luogo di inclusione e, rispetto e convivenza civile”.
Secondo Conti, quindi, “la laicità della scuola non coincide con la cancellazione delle tradizioni, ma con la capacità di garantire a tutte le bambine e i bambini la possibilità di partecipare attivamente alla vita scolastica, di sentirsi pienamente coinvolti. Le decisioni dell’autonomia scolastica devono essere orientate a questo equilibrio”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)