Dopo 13 anni aprono le stazioni metro C Porta Metronia e Colosseo a Roma, scoperto un intero quartiere di età repubblicana
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La tratta T3 della linea C è realtà. Con l’apertura di questa mattina delle stazioni Porta Metronia e Colosseo il nuovo pezzo di metropolitana che parte dalla stazione San Giovanni e si ferma sotto via dei Fori Imperiali è in funzione. Con l’entrata in servizio prevista per le ore 16.



Ci sono voluti 13 anni di lavoro per arrivare a questa giornata. Ma con l’entrata in servizio della nuova tratta la rete della metropolitana romana si arricchisce di un nuovo nodo di scambio, quello alla stazione Colosseo tra linea B e linea C.
A Porta Metronia, però, il tanto atteso museo contenente i resti delle caserme imperiali del II secolo dopo Cristo non è ancora pronto e l’apertura al pubblico è prevista in primavera. La tratta è pienamente operativa ma per ammirare gli oltre 1.000 metri quadrati di ambienti romani, tra mosaici e affreschi, contenuti in un museo separato dal resto della stazione, bisognerà attendere ancora alcuni mesi.
“Quello di oggi è un momento storico e straordinario della città che mette insieme due aspetti. Da un lato connettiamo un pezzo periferico e lontanissimo di Roma est al centro e dall’altro regaliamo anche ai romani due meravigliosi luoghi della cultura”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in occasione dell’inaugurazione della tratta T3 della linea C di Roma.
NELL’ARCHEO-FERMATA COLOSSEO TERME DI ETÀ REPUBBLICANA





Interi quartieri di età repubblicana interrati da Nerone per costruire la sua Domus aurea. Perfettamente conservate, le case dei romani risalenti al secondo e al primo secolo avanti Cristo sono state scoperte durante gli scavi. Le terme private di una delle domus, probabilmente appartenente a un romano abbiente, sono state portate al centro della stazione, dove sono esposti anche i moltissimi reperti trovati all’interno.
“Lo scavo è stato fatto per il pozzo della metro C”, ha spiegato Francesca Gherardi, funzionario restauratore del Parco archeologico del Colosseo.
Le terme della domus repubblicana sono state scavate e portate nei depositi, poi restaurate, mantenute e ora trasportate nella nuova archeo-fermata. “Non è esattamente nel posto dove sono state trovate, una zona residenziale che stava tra le pendici del Colle Oppio e la Velia”, aggiunge l’esperta.
Intorno alla struttura, un allestimento museale mostra i reperti trovati all’interno della ‘colmata’ fatta da Nerone. Si tratta di materiale votivo, piccoli oggetti e statuine, tra cui spicca una matrice per replicare una immagine di Eracle che le archeologhe si sono divertite a riprodurre in una serie fucsia, “molto pop”.
GIULI: DIMOSTRA CHE ARCHEOLOGIA NON È NEMICA CRESCITA
“Quello che stiamo vedendo è il prodotto di una bellissima collaborazione tra pubblico e privato e di un grande lavoro di maestranze. Si dice che Roma è una città impossibile e che l’archeologia è nemica della crescita. No, qui c’è la dimostrazione tangibile del fatto che la ragionevole presenza di tutto il mondo del ministero della Cultura può esercitare al meglio la tutela dei beni per una crescita al servizio della comunità. È un bellissimo segnale”.
Lo ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, intervenuto all’inaugurazione delle due fermate di Colosseo e Porta Metronia della linea C della metropolitana.
“Noi garantiamo a tutti i soggetti istituzionali la nostra presenza fattiva- ha aggiunto- sapendo che a Roma è possibile conciliare dialogo e rapporto tra antico e il presente. Il futuro è impaziente, Roma ha bisogno di collegamenti alla sua altezza e quello di oggi è un bel segnale che tende a smentire narrazioni su pigrizie e contrasti. È così che una città millenaria si trasforma nella città del futuro rimanendo se stessa”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)