Il caso dell’imam Shahin, ora è libero e non sarà espulso; i giudici accolgono il ricorso: “Nessun pericolo”. Le reazioni della politica, Ilaria Salis (Avs): “Sconfitto Piantedosi”
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Mohamed Shahin è libero. La Corte di appello di Torino ha accolto il ricorso dell’imam di Torino trattenuto nel Cpr di Caltanissetta per essere espulso. Da quando era stato arrestato, lo scorso 24 novembre, mentre accompagnava i figli a scuola, per essere trasferito nel centro per i rimpatri siciliano, il suo è diventato un caso nazionale e politico.
SU DI LUI IL DECRETO DI ESPLULSIONE
Era stato direttamente il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a decidere per la sua espulsione, dopo discutibili dichiarazioni pubbliche rilasciate dall’imam sul 7 ottobre. Ma alla luce di nuova documentazione fornita, la Corte si è orientata per rivedere la reclusione nel Cpr, sulla base della motivazione che “non sussistono elementi che possono far parlare di sicurezza per lo Stato o per l’ordine pubblico”.
LE FRASI CONTESTATE SUL 7 OTTOBRE
Il provvedimento di espulsione, firmato dal ministro Piantedosi, contestava a Shahin la partecipazione a un blocco stradale lo scorso maggio e, soprattutto, alcune frasi sul 7 ottobre e su Hamas: l’imam aveva detto di “essere d’accordo” con quanto successo e aveva rifiutato l’etichetta di “violenza”. E anche se, l’indomani, aveva subito rivisto le sue affermazioni, contestualizzandole e smontandole di fatto, la deputata torinese di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli, ha presentato denuncia nei suoi confronti a cui Piantedosi ha dato seguito con decreto di espulsione. Secondo il documento del Viminale, Shahin avrebbe infatti “intrapreso un percorso di radicalizzazione religiosa connotata da spiccata ideologia antisemita” e avrebbe avuto contatti con “soggetti noti per la loro visione radicale e violenta della religione”.
ANCHE UN VESCOVO TRA I “PRO-SHAHIN”
Dal suo arrivo al Cpr, Shahin si è visto negare qualsiasi visita di familiari. A sua difesa si sono mosse numerose associazioni e diversi intellettuali. Il suo nome è apparso anche sulle scritte con cui un gruppo di pro-pal dei collettivi torinesi avevano imbrattato i muri della redazione de La Stampa, nel corso dell’invasione del 29 novembre scorso. Ma non solo: anche il vescovo di Pinerolo, Derio Olivero si era espresso a suo favore, sottolineando come fosse in Italia da oltre 20 anni perseguendo, con il suo lavoro, il dialogo e la collaborazione tra le comunità religiose. Inoltre la sua espulsione, verso il Paese di origine, l’Egitto, sarebbe stata contestata dato che Shanin è considerato un “oppositore politico” del regime di al Sisi.
Alla notizia della sua liberazione, opposte sono state le reazioni della politica. Ecco cosa hanno detto i parlamentari di maggioranza e opposizione.
SALIS (AVS): “IMAM LIBERO, MONTARULI, PIANTEDOSI, FDI E LEGA SCONFITTI“
“Mohamed Shahin, l’imam di Torino ingiustamente detenuto nel CPR di Caltanissetta e a rischio di deportazione dopo una vita trascorsa in Italia, è libero. La Corte d’appello di Torino ha accolto il riesame sulla convalida del trattenimento, rilevando che non sussistono elementi tali da giustificare l’espulsione”. Lo scrive sui social l’europarlamentare Ilaria Salis (Avs).
“Montaruli e Piantedosi, Fratelli d’Italia e Lega: sconfitti su tutta la linea; la loro caccia alle streghe era illegittima. Oggi, anche grazie alle mobilitazioni, vincono lo stato di diritto e la democrazia. Una società più sicura non è una società chiusa e omogenea, sospettosa e armata, ma una società aperta e plurale, dove – nel rispetto dell’Altro e dei valori di uguaglianza e libertà – le diversità culturali possono convivere pacificamente”.
MONTARULI (FDI): “GRAVE CORTE D’APPELLO, NOI ANDREMO AVANTI”
“Chi ha letto le due ordinanze della corte d’appello di Torino sa che oggi ha smentito se stessa senza elementi di novità ma solo dando il via libera alla fratellanza mussulmana in Italia, su cui non proferisce parola. Peraltro su uno dei due procedimenti penali in cui risultava coinvolto anticipa un giudizio che dovrebbe invece essere normalmente l’esito di un processo. E’ un fatto inedito gravissimo che preoccupa tutti coloro che hanno a cuore lo stato di diritto molto di più evidentemente della magistratura stessa che pur la invoca. Per chi? Per dare sponda a chi ha manifestato per la liberazione dell’imam in maniera irresponsabile. D’altra parte è la stessa corte ancora una volta ad ammetterlo e questo purtroppo non c’entra nulla con il diritto che pur in prima istanza aveva tracciato. E’ un epilogo sconcertante che arriva proprio in un periodo dove il proselitismo pro Hamas sta mietendo vittime e ancor più lo sarà dopo una decisione che permetterà di tornare a capo di una moschea un personaggio ritenuto avente profili di pericolosità ben prima di questo ottobre tanto da negargli la cittadinanza. Peraltro, tutto ciò si svolge in una città, come Torino, che in questi mesi è stata protagonista di devastazioni, contestazioni, violenza inaudita da parte di attivisti di centri sociali e pro pal, che ancora una volta potranno ancor di più sentirsi legittimati. Siamo di fronte alla resa della giustizia ai danni dei cittadini senza alcun elemento di diritto apprezzabile, a fronte di una prima pronuncia da parte della stessa Corte d’appello. Ecco perché vale la pena verificare maggiormente tutti i profili di questa vicenda. Noi andremo avanti”. Così Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
CISINT (LEGA): “SCONCERTANTE LA DECISIONE DEI GIUDICI”
“Sconcertante la decisione dei giudici di liberare l’imam di Torino e di spazzare via, così, la decisione del Ministro dell’Interno di espellere Shahin, nonostante le sue deliranti e sovversive dichiarazioni di giustificazione del massacro del 7 ottobre, unite a un dimostrato percorso di radicalizzazione religiosa e politica, oltre ai contatti con ambienti dell’estremismo islamico. È inaccettabile che si possa tornare a predicare nelle moschee, che ormai sono diventate veri strumenti di indottrinamento. Questa è una vera e propria bomba ad orologeria, un pericolo concreto per tutti i cittadini, che ancora una volta sono stati snobbati con la complicità dei gruppi pro-pal e di certa sinistra”. Così Anna Maria Cisint, europarlamentare Lega.
GASPARRI (FI): “IRRESPONSABILE LA DECISIONE DELLA CORTE DI APPELLO SULL’IMAM”
“Assurda la decisione della Corte d’Appello di Torino di rimettere in libertà l’imam Mohamed Shahin, nonostante un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza nazionale firmato dal ministro dell’Interno. Un fatto gravissimo che va contro le decisioni dell’autorità dello Stato e manda un messaggio pericoloso. Siamo di fronte a un personaggio che ha giustificato l’attacco terroristico del 7 ottobre. Rimettere in circolazione un soggetto che ha apertamente giustificato il terrorismo di Hamas è incommentabile e ci dimostra come sia sempre più urgente una riforma della giustizia per porre fine alle correnti politicizzate. In un contesto internazionale segnato da violenze e tensioni crescenti, questa decisione appare irresponsabile e fuori dalla realtà. Noi continueremo a sostenere con fermezza ogni azione necessaria a difendere l’ordine pubblico ed a contrastare ogni forma di estremismo, di antisemitismo e di propaganda dell’odio”. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
(photo credit: moschea Talba Torino/Fb)
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)