Torna “Sorgente di vita”, il programma di vita e cultura ebraica prodotto da Rai Cultura e curato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in onda domenica 14 dicembre alle 7.00 su Rai 3
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Una sinagoga vandalizzata a Roma nel quartiere Monteverde, minacce e aggressioni fisiche, irruzioni in università e redazioni di giornali al grido di slogan contro Israele: in Italia si registrano dati preoccupanti in termini di antisemitismo e intolleranza, che preoccupano le comunità ebraiche e le autorità. Il fenomeno è monitorato dagli studiosi dell’Osservatorio Antisemitismo del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano. A “Sorgente di vita” – il programma di vita e cultura ebraica prodotto da Rai Cultura e curato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in onda domenica 14 dicembre alle 7.00 su Rai 3 – si fa il punto della situazione con il ricercatore Stefano Gatti e il filosofo Davide Assael.
Il 25 del mese di Kislev del calendario ebraico, quest’anno il 14 dicembre, inizia la festa delle luci: Hanukkà, che significa “inaugurazione”. Ricorda un episodio della storia ebraica avvenuto nel II secolo prima dell’era volgare: la riconsacrazione del Tempio di Gerusalemme profanato dai dominatori greci, ad opera dei Maccabei. La magia della festa e i suoi simboli nel fumetto della giovane illustratrice Mel Zohar, e in una riflessione del rabbino Ronnie Canarutto.
E ancora, giovani tedeschi e italiani si incontrano e si confrontano sui luoghi delle stragi nazifasciste nella Seconda guerra mondiale. È il progetto “Le memorie degli altri”, realizzato dal Centro italo-tedesco Villa Vigoni, che ha sede sul lago di Como e dal 1986 promuove la cooperazione tra i due paesi, con percorsi di studio e riflessione sulle sfide della contemporaneità. Dalle Fosse Ardeatine al Museo degli Internati Militari, dalla Casa della Memoria al quartiere ebraico a Civitella in Val di Chiana, un percorso di conoscenza e approfondimento nel segno dei valori europei.
Infine, sullo scaffale della rubrica “Il popolo dei libri” tre nuovi titoli presentati dai loro autori. Marco Cavallarin (insieme a Gianni Carino) firma un graphic novel in cui racconta, per un pubblico giovane, la storia di quattro bambini ebrei scampati alla razzia nel ghetto di Roma il 16 ottobre 1943.
Nel volume “La lingua ebraica”, Sara Ferrari accompagna, invece, il lettore in un agile e godibile percorso di approfondimento sull’ebraico, lingua sacra, lingua profana e lingua moderna.
Con “Il discorso del rabbino”, Ignazio Veca affronta l’antico mito del complotto ebraico e racconta la storia di falsi documenti pubblicati in chiave antisemita alla fine dell’‘800, caso antesignano del falso storico dei Protocolli dei Savi di Sion.