Dermatite atopica pediatrica, buona tollerabilità e controllo della malattia nel breve termine con stapokibart
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Nei bambini di età compresa tra 6 e 11 anni con dermatite atopica moderata‑grave l’anticorpo monoclonale stapokibart, diretto contro la subunità alfa del recettore dell’interleuchina‑4, potrebbe offrire un’opzione terapeutica sicura, come rilevato da uno studio clinico di fase precoce pubblicato sul British Journal of Dermatology.
Stapokibart è un anticorpo monoclonale che agisce bloccando la subunità alfa del recettore dell’interleuchina‑4 (IL-4), un punto di snodo fondamentale nella trasduzione del segnale delle citochine IL‑4 e IL‑13. Queste due molecole sono centrali nella dermatite atopica perché alimentano la risposta immunitaria di tipo Th2, favoriscono la produzione di IgE, alterano la barriera cutanea e amplificano il prurito. Interferendo con il recettore, stapokibart impedisce la formazione dei complessi recettoriali di tipo I e II e di conseguenza riduce l’attivazione delle vie JAK‑STAT, in particolare la fosforilazione di STAT6, che è responsabile della trascrizione di geni pro‑infiammatori.
Il risultato di questo blocco è una diminuzione della produzione di chemiochine come TARC e MDC, della periostina e di altri mediatori che richiamano eosinofili e cellule Th2 nei tessuti cutanei. In parallelo, si osserva un miglioramento della funzione di barriera, con una maggiore espressione di proteine strutturali come filaggrina, loricrina e involucrina, e una normalizzazione del profilo lipidico epidermico. Questo contribuisce a ridurre la perdita di acqua transepidermica e la secchezza tipica della malattia.
Un altro aspetto rilevante riguarda il prurito, in quanto le IL‑4 e IL‑13 interagiscono direttamente con i neuroni sensoriali cutanei, potenziando la trasmissione dello stimolo pruritogeno. Bloccando il recettore, stapokibart attenua questa sensibilizzazione e interrompe il circolo vizioso che porta al grattamento e al peggioramento delle lesioni.
Dal punto di vista clinico, l’effetto combinato di questi meccanismi si traduce in una riduzione dell’infiammazione, un miglioramento della barriera cutanea e un calo significativo del prurito.
Valutazione di stapokibart nei bambini con malattia moderata-grave
Stapokibart è già approvato in Cina per gli adulti con dermatite atopica moderata‑grave, ma il suo impiego nelle popolazioni più giovani non era stato finora valutato. Questo studio di fase Ib/IIa, in aperto e a braccio singolo, ha valutato sicurezza, efficacia, farmacocinetica, farmacodinamica e immunogenicità del farmaco in un gruppo di 25 bambini arruolati in diversi centri in Cina.
I partecipanti hanno ricevuto dosaggi basati sul peso corporeo, quindi coloro che pesavano tra 30 e 60 kg hanno ricevuto 300 mg ogni tre settimane (con una dose iniziale di 600 mg), mentre i bambini di peso compreso tra 15 e 30 kg hanno ricevuto 150 mg ogni due settimane (con una dose iniziale di 300 mg). Tutti i pazienti hanno seguito otto settimane di trattamento seguite da un periodo di osservazione di otto settimane.
Buona tollerabilità e controllo della malattia nel breve termine
Nel complesso, stapokibart è stato ben tollerato, con eventi avversi lievi o moderati nel 68% dei partecipanti, senza reazioni gravi correlate al trattamento e senza nuovi segnali di sicurezza rispetto al profilo noto del farmaco. I più comuni eventi avversi emergenti dal trattamento (TEAE) sono stati influenza (12,0%), febbre (12,0%), rinofaringite (8,0%), infezione delle vie respiratorie superiori (8,0%) e gastroenterite (8,0%). Un caso di congiuntivite si è verificato in un paziente (4,0%) appartenente al gruppo con peso compreso tra 15 e 30 kg, con gravità moderata. Nessuno degli eventi avversi ha comportato l’interruzione del trattamento né si è associato a esiti fatali. Da rilevare che non sono stati rilevati anticorpi anti‑farmaco durante lo studio, suggerendo una bassa immunogenicità.
In termini di efficacia, alla settimana 8 oltre la metà (53,8%) dei bambini nel gruppo di peso maggiore e tre quarti (75,0%) di quelli nel gruppo di peso minore hanno raggiunto la risposta EASI 75, un parametro che indica un miglioramento di almeno il 75% nell’Eczema Area and Severity Index (EASI), con una graduale diminuzione al 46,2% e al 41,7% nelle 8 settimane di osservazione post-trattamento, fino alla settimana 16.
Le risposte IGA 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni nell’Investigator’s Global Assessment) sono state ottenute nel 23,1% e nel 25,0% dei pazienti alla settimana 8, riducendosi alla settimana 16 allo 0% e all’8,3% nelle 8 settimane post-trattamento.
Sono stati inoltre osservati miglioramenti nei sintomi di prurito auto‑riferiti e nella qualità della vita. I pazienti del gruppo 30–60 kg hanno ottenuto una riduzione media di 3,0 punti alla settimana 8 e di 2,6 punti alla settimana 16 nella media settimanale del punteggio giornaliero del prurito (PP‑NRS). Nel gruppo 15–30 kg la riduzione è aumentata progressivamente da 1,9 punti alla settimana 8 a 2,3 punti alla settimana 16. È stata anche osservata una riduzione sostenuta del CDLQI (Children’s Dermatology Life Quality Index) dopo il trattamento con stapokibart, con variazioni medie rispetto al basale di ‑5,3 e ‑3,2 punti alla settimana 8, mantenute a ‑5,2 e ‑2,5 punti alla settimana 16.
Le analisi farmacocinetiche hanno mostrato un rapido aumento dei livelli di stapokibart dopo la prima dose, con ulteriore accumulo durante il periodo di trattamento e cali attesi dopo la sospensione. Le riduzioni dei biomarcatori infiammatori hanno supportato i miglioramenti clinici osservati.
Nonostante la dimensione ridotta del campione e la mancanza di un braccio di confronto, i risultati suggeriscono che stapokibart potrebbe diventare un’aggiunta preziosa alla terapia della dermatite atopica pediatrica. Gli autori sottolineano che studi più ampi e controllati saranno essenziali per confermare la sicurezza e l’efficacia a lungo termine, ma i dati preliminari sono promettenti per i bambini con opzioni terapeutiche limitate.
Referenze
Zhao M et al. Safety and efficacy of stapokibart, an anti-IL-4Rα monoclonal antibody, in children aged 6-11 years with moderate-to-severe atopic dermatitis: An open-label, single-arm phase 1b/2a trial. Br J Dermatol. 2025 Nov 24:ljaf455.