Arrestata in Iran Narges Mohammadi, premio Nobel per la Pace


Un anno dopo il suo rilascio temporaneo, l’attivista per i diritti umani Narges Mohammadi è stata prelevata in Iran durante la commemorazione per la morte “in circostanze sospette” di un avvocato, anche lui attivista

daniel khalife

“La vincitrice del premio Nobel per la pace Narges Mohammadi è stata arrestata in Iran insieme a diversi difensori dei diritti umani e giornalisti, un anno dopo il suo rilascio temporaneo“. A riferirlo è il profilo X dell’attivista attraverso la sua fondazione.

“Il 12 dicembre 2025, le forze di sicurezza in borghese hanno arrestato con la violenza Narges Mohammadi, premio Nobel per la pace 2023, insieme a diversi altri difensori dei diritti umani, tra cui Alia Motabalzadeh, Sepideh Gholian, Hasti Amiri, Pouran Nazemi e molti altri che stavano partecipando alla settima cerimonia in onore del defunto avvocato Khosrow Alikordi nella città di Mashhad. La coalizione “Liberate Narges” condanna questo arresto e chiede alle autorità iraniane di rilasciare Narges Mohammadi e gli altri detenuti”, si legge ancora nel messaggio. Online circolano i video che mostrano Mohammadi in mezzo alla folla e prima di essere portata via.

L’ARRESTO DURANTE LA CERIMONIA COMMEMORATIVA DI UN ALTRO ATTIVISTA PER I DIRITTI UMANI “MORTO IN CIRCOSTANZE SOSPETTE”

“Secondo la Fondazione Narges- si legge ancora – l’arresto è avvenuto dopo aver parlato a una cerimonia commemorativa per l’avvocato per i diritti umani Khosrow Ali Kordi nella città di Mashhad, nella provincia di Khorasan. Alikurdi, un noto avvocato e attivista per i diritti umani con una storia di difesa di manifestanti e prigionieri politiciè morto nel suo ufficio il 5 dicembre 2025, in circostanze sospette descritte da gruppi della società civile dentro e fuori l’Iran. Il 12 dicembre, il procuratore di Mashhad ha respinto ogni ipotesi di un ‘assassinio di stato’ di Khosrow Alikurdi, affermando che la causa della morte erano ‘complicazioni cardiache’”.

“In una foto e in un video verificati dalla coalizione ‘Free Narges’- spiega la Fondazione – si vede Narges Mohammadi cantare ‘Lunga vita all’Iran’ insieme a Javad Alikurdi, fratello di Khosrow Alikurdi e avvocato per i diritti umani, e Sepideh Qolyan, difensore dei diritti umani e scrittore, dopo aver parlato a una cerimonia commemorativa a Mashhad. Le forze di sicurezza hanno arrestato anche Alia Motabalzadeh, detenuta in carcere tra ottobre 2020 e febbraio 2023. La difensore dei diritti delle donne e fotoreporter indipendente è anche vicepresidente dell’Associazione iraniana per la difesa della libertà di stampa e aveva recentemente subito un intervento chirurgico. Tra le donne arrestate ci sarebbero anche altre tre donne, le difensore dei diritti umani Hasti Amiri, Sepideh Gholian e Pouran Nazemi”

Per la Fondazione non c’è ombra di dubbio: “Gli arresti violenti di Narges Mohammadi, Alia Motabalzadeh, Sepideh Gholian, Hasti Amiri, Pouran Nazemi e di altri partecipanti alla cerimonia commemorativa di oggi a Mashhad rappresentano un attacco scandaloso a tutti i difensori dei diritti umani e ai giornalisti in Iran e il segno più chiaro dell’intensificazione della repressione della libertà di riunione, della libertà dei media e dei diritti fondamentali del popolo in seguito alla morte di Khosrow Alikurdi”.

MOHAMMADI: GLI ANNI IN CARCERE, LA PENA SOSPESA PER MOTIVI DI SALUTE E LE MINACCE DI UN NUOVO ARRESTO

Mohammadi ha trascorso la maggior parte degli ultimi due decenni come detenuto nel carcere di Evin a Teheran, tristemente noto come luogo per la detenzione di oppositori del regime. Ha ‘ospitato’ anche Cecilia Sala per 20 giorni tra la fine dell’anno scorso e l’inizio di questo. Tornando a Mohammadi, sempre a dicembre 2024, le autorità iraniane avevano sospeso la sua pena detentiva – di 13 anni e 9 mesi – per tre settimane per consentirle di riprendersi da un intervento chirurgico a cui si era sottoposta a novembre per rimuovere parte di un osso nella parte inferiore della gamba destra dove i medici avevano scoperto una lesione sospettata di essere cancerosa. Il congedo è, però, durato più a lungo, fino al nuovo arresto di venerdì.

“Dalla sospensione della pena, avvenuta un anno fa- continua la Fondazione- Narges Mohammadi ha dovuto affrontare ripetute minacce di nuovo arresto; e ora le autorità iraniane hanno dato seguito alle loro minacce. Il nostro movimento continuerà finché Narges Mohammadi e tutti i difensori dei diritti umani e i giornalisti detenuti non saranno rilasciati senza condizioni. Il loro rilascio deve essere immediato”. Mohammadi è accusata dal regime di azioni contro la sicurezza nazionale e diffusione di propaganda.

IL COMITATO NORVEGESE PER IL NOBEL CONDANNA L’ARRESTO

Il Comitato Norvegese per il Nobel è profondamente preoccupato per il brutale arresto di Narges Mohammadi, avvenuto oggi insieme a numerosi altri attivisti. La signora Mohammadi, vincitrice del Premio Nobel per la Pace 2023, è una convinta sostenitrice dei diritti umani, della libertà di espressione e della partecipazione democratica in Iran”, si legge in una nota sul sito del Comitato norvegese per il Nobel.

“Il Comitato Norvegese per il Nobel- si legge ancora -chiede alle autorità iraniane di chiarire immediatamente dove si trovi la signora Mohammadi, di garantirne la sicurezza e l’integrità e di rilasciarla senza condizioni. Il Comitato esprime la sua solidarietà a Narges Mohammadi e a tutti coloro che in Iran si impegnano pacificamente per i diritti umani, lo stato di diritto e la libertà di espressione.

“Data la stretta collaborazione tra i regimi di Iran e Venezuela, il Comitato Norvegese per il Nobel rileva che l’arresto della signora Mohammadi avviene proprio mentre il Premio Nobel per la Pace viene assegnato alla leader dell’opposizione venezuelana, Maria Corina Machado“, conclude la nota.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)