Disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “Tsunami”, il nuovo singolo di Francesco Nardo feat. Frego
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Il brano “Tsunami” racconta la paura più profonda di Francesco Nardo: smettere di scrivere. Questa angoscia si trasforma in un gesto liberatorio, dove la denuncia sociale lascia spazio all’introspezione e alla rinascita. Il ritornello “Sono fuori di me” diventa un grido sospeso tra fragilità e speranza. Il singolo vede la collaborazione con Frego, in un featuring Made in Sud che crea un ponte ideale tra Napoli, città natale di Nardo, e Catania, da cui proviene il rapper e cantautore Frego. Il pezzo segna anche il ritorno di Nardo alla produzione e agli arrangiamenti dei propri brani, arricchiti dal tocco moderno di Tom Rix, giovane produttore milanese che ha impreziosito la stesura del brano e la scelta dei suoni, sempre in equilibrio tra rock e Mediterraneo, cifra distintiva dell’artista.
Spiega l’artista a proposito del brano: “Tsunami è una canzone che parla allo spirito, liberando me e spero l’ascoltatore da tutto ciò che è esteriore. Ho scelto Frego perché la musica ci ha uniti, grazie alla musica ci siamo conosciuti ed ha un valore inestimabile nella nostra vita; la viviamo allo stesso modo, con il tempo è diventato un amico preziosissimo con cui insieme alla musica si sono intrecciate le esperienze di vita,
quando possiamo suoniamo sempre insieme quindi ho ritenuto opportuno iniziare anche a scrivere qualcosa insieme e quando ho scritto questo brano, avevo bisogno della sua penna agrodolce che mi tracciasse un pezzo di strada. Il brano è nato nel mio periodo “Nebraska”, per citare il mio idolo, Bruce Springsteen, sono in un momento in cui sto affrontando il Francesco di ieri per lasciare il posto a quello di oggi ma il passato si sa, non porta mai con se soltanto bei ricordi e “Tsumani” non è soltanto una fotografia che rimarrà assestante, anzi, ha fatto nascere tutti i brani nuovi in produzione all’interno dei quali proverò ad archiviare i fantasmi del passato e non è un caso che dopo aver scritto questa canzone, nelle altre sto parlando di tanti spezzoni dei miei primi trent’anni di vita, dal bullismo subito, a Napoli lasciata presto, dalle paure alle speranze, la mia denuncia sociale si è qui trasformata in spirituale ed in effetti queste canzoni sono quasi delle preghiere laiche fatte per esorcizzare le zone d’ombra che mi porto dentro”.