Eurovision 2026, anche l’Islanda lo boicotta: salgono a cinque le defezioni per Israele. La competizione musicale europea perde sempre più pezzi e forse non sarà l’ultimo rifiuto…
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Anche l‘Islanda dà forfait all’Eurovision 2026. Dopo il rifiuto di Spagna, Slovenia, Paesi Bassi e Irlanda a partecipare alla competizione musicale europea a causa della presenza di Israele, salgono a cinque i Paesi che hanno deciso di bypassare l’edizione che si terrà il prossimo maggio a Vienna e ad accrescere così le difficoltà per l’Ebu, l’organismo organizzatore del concorso.
“PARTECIPARE NON SAREBBE UN MESSAGGIO DI PACE”
La decisione di Reykjavik è arrivata ieri, mercoledì 10 dicembre, con il voto del consiglio di amministrazione dell’emittente nazionale, RÚV, per la non partecipazione e per la non trasmissione dell’evento. “Abbiamo deciso di non partecipare all’Eurovision Song Contest di Vienna, in Austria il prossimo anno”, è l’annuncio dato dall’emittente islandese RÚV. “La partecipazione del broadcaster israeliano KAN al concorso ha creato divisioni sia tra i membri della European Broadcasting Union, sia tra il pubblico- si spiega- Partecipare non sarebbe né una fonte di gioia, né un messaggio di pace”. RÚV ricorda poi che già in passato aveva chiesto l’esclusione di Israele “anche su domanda dei telespettatori islandesi” e che, aggiunge, “la vicenda a già danneggiato la reputazione del Contest e dell’Ebu”.
COSA HA INNESCATO LA SERIE DI DEFEZIONI
A dare il via ad un domino di rinunce è stato l’esito della recente assemblea che si è tenuta in Svizzera con l’approvazione del nuovo regolamento, volto a non far ripetere quanto avvenuto nella precedente edizione, quando Israele è stato premiato dal televoto, attirando critiche e accuse di manipolazione delle votazioni. Non solo, durante l’assemblea non è stata messa ai voti la partecipazione stessa di Israele, come richiesto da alcuni Stati, con la conseguenza che quattro di essi hanno poco dopo annunciato il proprio ritiro.
A RISCHIO ANCHE IL PORTOGALLO
Quella dell’Islanda potrebbe non essere l’ultima auto-esclusione: a rischio sembrerebbe anche la partecipazione del Portogallo, dato che la maggior parte degli artisti partecipanti alla selezione per l’Eurovision- ben 11 su 16- hanno firmato un comunicato congiunto in cui assicurano che, in caso venissero scelti come rappresentanti del proprio Paese, si rifiuterebbero di andare a Vienna a causa della presenza di Israele. Il motivo insomma è sempre lo stesso: “Non accettiamo di essere complici della violazione dei diritti umani”, scrivono nel documento sottoscritto. “Dopo l’esclusione della Russia a causa dell’invasione dell’Ucraina- aggiungono- la stessa politica ci stupiamo che non sia stata adottata nei confronti di Israele”.
LA RAI: “L’ITALIA CI SARÀ”
Dopo il boicottaggio dei primi cinque Paesi, la Rai ha diffuso un comunicato in cui ha confermato la partecipazione dell’Italia all’Eurovision 2026. “Rai, nel dibattito all’interno di EBU, ha sostenuto la partecipazione del broadcaster pubblico israeliano Kan alla prossima edizione”, spiega il comunicato dell’emittente pubblica Italia.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)